Sono delle figure demoniache che accompagnano la figura reliogioso-folkloristica della reincarnazione di San Nicola. Ecco che cosa è successo
In un post su Facebook, i membri della compagnia Toatnroscht Tuifl Buchholz denunciano di aver subìto un’aggressione la sera di mercoledì 7 dicembre, a Levico Terme (Trento).
Stavano solo facendo il loro lavoro, e non hanno idea se torneranno a Levico, ma di certo, assicurano, «non in queste condizioni». I krampus sono delle figure demoniache che accompagnano la figura di San Nicola, nella tradizione religioso folkloristica. Nello specifico, secondo la mitologia cristiana, il vescovo San Nicola era servito da Krampus, demonio che il santo aveva sconfitto e che quindi era costretto a obbedirgli.
Tali Krampus sfilano, in genere, nelle rappresentazioni in zone europee in cui si parla tedesco, e quindi in Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, ma anche in Slovenia, Austria, Croazia. Le persone che interpretano tali Krampus hanno riferito di essere stati aggrediti da un gruppo di giovani con sassate, calci, spinte, il che li ha obbligati a interrompere la sfilata e cancellare l’evento, che si teneva tra le casette del borgo.
Gli aggressori non sono ancora stati identificati, ma gli investigatori ci stanno lavorando e suppongono sia un gruppo di ragazzi del luogo. La compagnia ha spiegato nel post:«Ci ha fatto molto piacere i tantissimi presenti che sono accorsi per vederci e scattare qualche foto con noi, purtroppo tra la moltitudine di persone vi erano anche parecchi bambini e ragazzi che hanno manifestato un comportamento più che vergognoso che ha messo in pericolo la nostra e la vostra sicurezza».
Il gruppo di giovani, da quanto spiegano i membri della compagnia, riferiscono di «sassate, calci nella schiena, i nostri costumi sono stati strattonati sia per la campana che per le corna». Un’aggressione di questo tipo si era già verificata l’anno scorso, quando un membro della compagnia è stato a casa per mesi con la gamba rotta per questi atteggiamenti.
I Krampus sottolineano di non essere «pagliacci da prendere in giro, abbiamo tutti un lavoro e abbiamo preso ferie per presenziare a questo mercatino, per portare la nostra tradizione a chi non la conosce e a chi l’accetta e la ama allo stesso modo in cui la amiamo noi. La maleducazione e l’ignoranza hanno vinto e il nostro messaggio e i nostri più sinceri complimenti sono rivolti ai genitori di questi ragazzi. Probabilmente da piccoli non avete avuto l’occasione di conoscere i Krampus».
I Krampus non garantiscono la loro presenza anche per il prossimo anno in loco, anche se il vicesindaco e il Consorzio Levico Terme in Centro, che si occupa dell’organizzazione dei mercatini natalizi, non vogliono rinunciare alla sfilata dei Krampus come da tradizione e stanno vagliando nuove iniziative per dare maggiore sicurezza. Magari con una sfilata con tanto di scorta, ipotizzano.