Reddito di cittadinanza, Inps: nel 2022 intensificati i controlli, ecco quante domande sono state respinte

Intensificati in chiave “antifurbetti” i controlli nei primi dieci mesi del 2022. L’Inps ha anticipato i controlli sulle domande del reddito di cittadinanza.

Ecco quante domande sono state direttamente respinte e quante sospese in attesa di ulteriori approfondimenti.

Delle circa 1 milione e 290 mila domande di reddito di cittadinanza arrivate all’Inps nei primi dieci mesi del 2022, più di 240 mila (oltre il 18,6%) sono state automaticamente respinte. Altre 50 mila invece sono state sospese in attesa di ulteriori controlli.

Lo rende noto l’Inps, che fa sapere che le oltre 240 mila domande de beneficio già respinte mancavano del requisito della residenza in Italia. Oppure si basavano su false o omesse dichiarazioni sulla condizione lavorativa dei membri del nucleo familiare.

Giro di vite sui controlli

Dopo il dibattito in sede istituzionale sul reddito di cittadinanza, balzato spesso agli onori delle cronache anche per i diversi casi di percezione indebita del beneficio, l’Inps ha dato un giro di vite sui controlli, adesso più stringenti. Una attività di sorveglianza intensificata anche per prevenire i comportamenti fraudolenti e opportunistici. Così il sistema dei controlli è stato rafforzato per accertare la veridicità delle dichiarazioni rese dai richiedenti, valutando a titolo preventivo le informazioni in mano all’Inps e ad altre amministrazioni pubbliche.

I controlli così sono stati anticipati anche in un’ottica “antifrode”. Inoltre sono stati individuati degli scenari di “rischio potenziali”. Ottenuti incrociando le dichiarazioni contenute nelle domande del reddito di cittadinanza e nelle relative Dichiarazioni Sostitutive Uniche con i dati e le informazioni presenti negli archivi dell’Inps.

Questo ha permesso di scovare diverse situazioni irregolari dove mancavano uno o più requisiti da parte del richiedente (o del nucleo familiare) o altre situazioni potenzialmente incompatibili con l’erogazione del reddito. La verifica è stata anticipata al momento della presentazione della domanda, come reso possibile dal una ben precisa norma di legge (art. 74, comma 4 ter, della Legge n. 234/2021- Legge di Bilancio 2022).

I principali motivi di respingimento o sospensione della domanda di rdc

Più nel dettaglio, i principali scenari di rischio riguardano: 1) la mancanza del requisito della residenza in Italia; 2) false o omesse dichiarazioni riguardo alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare; 3) false dichiarazioni sulla composizione del nucleo familiare.

Quando il sistema dei controlli dell’Inps si imbatte in domande che presentano questi indicatori di rischio, le domande vengono automaticamente respinte. Oppure sospese nel caso dovessero servire altri accertamenti. Ad ogni modo ciò avviene prima che il reddito di cittadinanza venga pagato.

E così, fanno sapere dall’Inps,” gli scenari di rischio elaborati ed i relativi allarmi attivati dall’Istituto hanno permesso di individuare su circa 1.290.000 domande pervenute, nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 a rischio: 240.000, rientranti negli scenari nn. 1 e 2, sono state respinte in automatico, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita; 50.000 sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli”.

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