Negli ultimi anni le dating app sono diventate estremamente popolari. Nonostante siano in tantissimi ad utilizzarli, i siti di incontri e le piattaforme social potrebbero influire negativamente sulla vita sessuale e sentimentale dei più giovani.
In questi anni abbiamo assistono all’ascesa delle dating app come Tinder, Hinge, Grindr e Happn. Ormai c’è l’imbarazzo della scelta tra le diverse applicazioni che possono essere utilizzate per conoscere persone nuove con cui uscire. Sono l’idea sia per chi è alla ricerca dell’amore che per chi desidera solamente di una serata di divertimento.
La GlobalWebIndex, in una delle sue ultime indagini, è giunta alla conclusione che il 41% dei partecipanti single aveva fatto uso di un’applicazione o di un sito di incontri. Le dating app sono diventate talmente popolari che secondo un’altra inchiesta effettuata da Pew Research è emerso che una relazione su tre comincia online.
App per appuntamenti, pro e contro
Le dating app non sono gettonate solamente tra i più giovani. La vasta offerta di applicazioni e siti incuriosisce le persone più svariate. Inoltre queste piattaforme rappresentano un porto sicuro per utenti che, per esempio, fanno parte della comunità LGBTQ+ e che desiderano conoscere altri membri senza sentirsi eccessivamente esposti o giudicati.
Gli utenti delle dating app le apprezzano per diversi motivi. Innanzitutto, l’interazione con i possibili partner si fa molto più semplice. Molte persone preferiscono rompere il ghiaccio online. Grazie alle applicazioni, tutto diventa più immediato e facile, anche decidere chi “scartare” e chi no.
Dall’altra faccia della medaglia, le dating app possono diventare una vera e propria droga e creare una sorta di dipendenza che spinge gli utenti ad entrare in un circolo vizioso, tra un appuntamento e l’altro. Le applicazioni e i siti di incontri possono anche trasformarsi in un teatro di discriminazioni.
Sono numerosi i casi di utenti che lamentano il fatto di essere costantemente presi di mira per via del colore della loro pelle, per esempio. Questo genere di applicazioni, inoltre, si lega a diversi pregiudizi. Nella maggior parte dei casi a rimetterci sono soprattutto le donne viste come “facili” solamente perché iscritte ad una dating app.
In ogni caso, i pro sembrerebbero avere la meglio sui contro: gli iscritti ai siti e alle applicazioni per appuntamenti crescono giorno dopo giorno. L’ascesa della dating app – unita ad una maggiore apertura rispetto a temi come il sesso – tuttavia si scontra con il forte calo conosciuto dall’attività sessuale dei più giovani.
Nuove generazioni e attività sessuale
La rivista Archives of Sexual Behavior ha eseguito un’indagine prendendo come riferimento due gruppi formati da oltre 4 mila cittadini americani di età compresa tra i 14 e i 49 anni, in un arco di tempo di quasi dieci anni (2009-2018). Nel corso degli anni, il numero di adolescenti che non ha mai avuto un rapporto sessuale è decisamente aumentato.
Per i ragazzi parliamo di una crescita dal 28,8% al 44,2%. Mentre per le ragazze è salito dal 49,5% al 74%. In base a quanto emerso, nonostante il dibattito intorno al sesso si sia fatto più aperto, i giovani hanno sempre meno rapporti. La rivista Scientif American ha cercato di spiegare il fenomeno chiedendo l’opinione delle autrici dell’indagine, Tsung-Chieh Fu e Debby Hebernick.
Le esperte hanno indicato alcuni fattori, tra cui “l’uso dei social network e dei videogiochi”. A questi si possono aggiungere altre cause (come il calo dei salari o del consumo di alcol, in base ad altri studi) ma l’influenza dei social media è un elemento sempre più discusso.
Sul web, troppo, l’apparenza diventa tutto ciò che conta e le relazioni reali perdono rilievo. Inoltre, la pandemia di Covid non è stata certamente di aiuto. Tra i più giovani sono aumentati i casi di ansia e depressione e in molti hanno ammesso di aver avuto difficoltà a tornare alla vita “di prima”, con non pochi problemi nell’interazione con i loro coetanei.