In Corte d’Assise, mentre si svolgeva il processo per l’omicidio di Paolo Eletti, occorso a San Martino in Rio (Reggio Emilia) nell’aprile 2021, l’inaspettata ammissione.
Confessione inaspettata stamane, venerdì 9 dicembre 2022, in Corte d’Assise a Reggio Emilia, dove si stava svolgendo il processo per il delitto di Paolo Eletti e il tentato omicidio della moglie di Eletti, Sabrina Guidetti.
Nel corso del processo, il figlio di Eletti ha confessato di aver ucciso il padre:«Devo ammettere sia a voi sia a me stesso, le responsabilità che ho sull’accaduto», le sue parole. Marco, figlio di Paolo Eletti, è l’unico imputato in questo processo e a un certo punto ha chiesto di poter prendere la parola, e ha dichiarato:«Devo ammettere sia a voi sia a me stesso, le responsabilità che ho sull’accaduto. Si tratta di un peso non facile, un peso che ti opprime, ti spinge in un baratro».
Il giovane, che ha 33 anni e che in passato ha anche preso parte al programma di Rai 1 L’Eredità, ha confessato di aver ucciso il padre di fronte al magistrato, Cristina Beretti, e alla giuria. Il padre, Paolo, fu assassinato a 58 anni a San Martino in Rio (Reggio Emilisa), il 24 aprile 2021.
Nella confessione, il giovane ha spiegato:«È passato molto tempo da quando tutto questo è successo. In questo periodo mi sono state vicine molte persone, avvocati e familiari in primis. Mi hanno aiutato a riflettere sul fatto». E così il giovane ha confessato. Con questa ammissione si potrebbe abbreviare il processo cui hanno preso parte 140 testimoni, 80 da parte della difesa, 40 per l’accusa.
L’omicidio di Paolo Eletti
Il 24 aprile 2021, Paolo Eletti, 58 anni, fu rinvenuto senza vita sul divano della propria abitazione a San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia. L’uomo era stato assassinato con una serie di martellate in testa. Il figlio avrebbe tentato di togliere la vita anche alla madre Sabrina Guidetti. Quando sono intervenuti i sanitari, la donna era sotto effetto di narcotici e aveva i polsi tagliati. Si trovava nel garage, vicino alla salma del marito. All’inizio era scattata l’ipotesi che si fosse trattato di un omicidio-suicidio, ma poi era stata abbandonata. Proprio Marco aveva contattato l’ambulanza dicendo che era rientrato a casa e aveva trovato i genitori in quelle condizioni.