Identificato l’uomo che ha minacciato Giorgia Meloni: “Ho perso la testa”

Si tratta di un disoccupato siciliano di 27 anni. “Ero terrorizzato, ho perso la testa. Non volevo perdere il Reddito di Cittadinanza” ha detto in lacrime al suo avvocato per telefono. 

E’ stato identificato dalla Polizia postale e dalla Digos l’autore delle minacce alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il responsabile, con il nickname di Sashamanexi1, aveva scritto sul suo profilo Facebook sulla pagina di Fratelli d’Italia frasi violente rivolte a Meloni come “Se togli il reddito ammazzo te e tua figlia“. “Ci vuole la morte di lei e sua figlia” e “Veramente attenta, finiscila co’ sta cosa di togliere il reddito di cittadinanza senno’ ti ammazzo ma lo capisci?“.

Si tratta di Sasha Lupo, un uomo disoccupato di 27 anni residente a Siracusa che ora risulta indagato per violenza privata aggravata. Al suo avvocato difensore, con il quale si è confrontato al telefono, ha chiesto “Adesso, avvocato, andrò a dormire in galera? Sono pentito di quello che ho fatto, i giornalisti m’inseguono, non mi aspettavo tutto questo clamore. Ma ero proprio terrorizzato dall’idea che la Meloni mi togliesse il Reddito di Cittadinanza, questo pensiero mi ha fatto perdere il lume della ragione“.

CHI E’ IL RESPONSABILE DELLE MINACCE ALLA PREMIER

La sua è una famiglia perbene, speriamo gli serva da lezione” dicono i poliziotti che hanno dovuto perquisire la sua abitazione. Gli uomini della Digos di Siracusa, diretti da Guglielmo La Magna e quelli della Polizia postale della Sicilia orientale, agli ordini di Marcello La Bella, agevolati nella ricerca dal fatto che il giovane aveva messo sul profilo una sua foto originale, gli hanno sequestrato computer e smartphone.

Lupo ha un precedente per spaccio di droga a Catania e praticamente nessuna esperienza lavorativa alle spalle. Il suo avvocato racconta di Sasha “Un tempo consegnava le pizze. Il ragazzo ha un leggero handicap fisico e vive con la mamma”. Ha percepito la cifra di 500 euro mensili per 18 mesi grazie al Reddito di Cittadinanza ma sperava in un possibile rinnovo”. Figlio di genitori separati, madre cassiera in un supermercato e padre titolare di un negozio di vestiario che purtroppo ha dovuto chiudere, non è un cattivo ragazzo, stando a quello che dicono di lui, ma ciò che ha scritto è passibile di denuncia e molto grave.

IL COMMENTO DI PIANTEDOSI

Serve un fronte comune contro chi alimenta un pericolosissimo clima di odio e di violenza” ed è necessario il “massimo impegno perché il confronto politico, pur nella differenza delle posizioni, rimanga sempre saldamente ancorato ai principi di reciproco rispetto” afferma il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi esprimendo “vicinanza e solidarietà” alla premier Meloni e alla sua famiglia per le minacce sui social. “Ringrazio la Polizia Postale che in poche ore è riuscita a individuare l’autore di questo vile gesto. Episodi del genere troveranno una risposta sempre ferma e decisa da parte delle Istituzioni” conclude il ministro.

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