Glu studenti guardano un horror a scuola: nausea, terrore e svenimenti

A Cremona una classe delle medie ha deciso di colmare l’ora di supplenza con un film. Ma si trattava di un horror tra i più terrificanti mai girati, tanto che diversi alunni si sono sentiti male o sono rimasti scioccati. I genitori hanno chiesto spiegazioni alla scuola 

L’ora buca di una classe di studenti di terza media in una scuola di Cremona si è trasformata in un momento di terrore quando i ragazzi hanno deciso di occupare il tempo con la visione di un film non adatto alla loro età. Rimasti infatti sotto le cure di un supplente, hanno chiesto al docente di potere vedere un film: Terrifier 2, un horror davvero estremo.

La pellicola è stata definita come “il film più terrificante di sempre“, la visione ovviamente non è adatta ai minori di 18 anni ma evidentemente il professore non ne era a conoscenza. Il risultato? Ragazzi che hanno vomitato o si sono sentiti male per alcune scene davvero troppo cruente anche per un adulto.

La storia è delle più classiche: un pagliaccio che in realtà è un serial killer con la passione per la tortura e gli sbudellamenti, Art The Clown, terrorizza alcuni ragazzi di una cittadina americana, il tutto per la regia di Damien Leone. Occhi cavati, stomaci sventrati, teste mozzate e tanto altro, un film di tipo splatter che ha richiesto l’interruzione delle proiezione.

I genitori degli alunni non sono rimasti con le mani in mano una volta venuti a conoscenza della cosa e hanno scritto al dirigente scolastico per richiedere spiegazioni su quanto accaduto, accusando la scuola di essere stata superficiale nel concedere la visione del film ai ragazzi. Il preside attualmente non ha ancora commentato l’accaduto, ma ha scelto di chiamare per un confronto genitori, docente e alunni.

Lascia davvero senza parole la superficialità con la quale il docente abbia acconsentito alla visione del film senza nemmeno informarsi sulla tipologia, lasciando poi agli studenti stessi la scelta ultima di cosa vedere” commenta Giovanni Schintu, gestore del cinema-teatro Filo. “E questo lascia intendere come il cinema purtroppo e troppo spesso, sia ritenuto da molti un banale momento di intrattenimento. Sconcerta che in barba a qualsiasi normativa, sia stato fatto vedere un film che non risponde assolutamente al concetto di “visione per uso scolastico”: infatti sia la distribuzione cinematografica che la Siae concedono la possibilità di visionare film, previa autorizzazione e liberatoria, all’interno della scuola solo se è ben definito lo scopo didattico, e qui faccio molta fatica a trovarlo. L’auspicio è che quanto accaduto sia di stimolo a tutti per una proficua riflessione su cosa voglia dire far vedere un film a ragazzi in una fascia di età molto particolare“.

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