Conte a colloquio con Confindustria: “Governo dimentica il Sud” [VIDEO]

Il leader del Movimento 5 Stelle ha incontrato questa mattina Carlo Bonomi. Al termine del colloquio attacca il governo, affermando che Confindustria condivide le perplessità sull’azione dell’esecutivo in merito a mancati investimenti al Sud e prospettive generali. 

Giuseppe Conte attacca il Governo sulla manovra, lo fa al termine dell’incontro che ha avuto questa mattina con il presidente di Confindustria Carlo Bonomi con il quale, afferma il leader del Movimento 5 Stelle, condivide le perplessità rispetto all’azione economica dell’esecutivo.

Abbiamo avuto con il presidente Bonomi un ampio confronto sulla situazione economico-sociale attuale e prospettive future, oltre scambio di valutazioni sulla manovra di bilancio predisposta del Governo – dice l’ex-premier al termine dell’incontro nelle sedi di Confindustria -. Mi sembra, senza voler forzare le valutazioni di Confindustria, che condividiamo la mancanza di visione di questa manovra. Non c’è nessuna prospettiva per quanto riguarda gli investimenti e quindi si accetta una prospettiva recessiva del Paese senza nessun tentativo di predisporre misure in direzione anticiclica“.

Siamo molto delusi” continua Conte “e condividiamo ancora con Confindustria la gravità delle scelte del Governo in particolare nel Sud che avrebbe necessità di ribadire alcuni pilastri su cui avevamo lavorato come le Zes per incentivare alcuni territori di investimenti, come la transizione 4.0 che manca non solo nel Mezzogiorno ma in tutta Italia”.

Non solo, per il leader del pentastellati manca la condivisione della necessità di un “sistema di protezione sociale“. Non piace a Conte la riforma sul Reddito di Cittadinanza, cavallo di battaglia dell’opposizione targata 5 Stelle. “Dobbiamo lavorare per migliorare le politiche attive“.

IL TETTO DEL CONTANTE

E poi un commento sul tanto contestato rinnovo del tetto del contante che la presidente del Consiglio, mentre il pagamento col pos sarebbe alzato a 60 euro, scelta bocciata recentemente dalla Corte dei Conti. Per Conte “La vera libertà è poter pagare anche con il pos, non solo contante“.

Alcune settimane fa il capo politico del M5S era stato ancora più duro su questo tema, affermando che “Fdi si sta vantando di voler portare il tetto al contante a 10 mila euro, io sono il responsabile di averlo abbassato. Lo chiedo soprattutto ai giovani: a vostra conoscenza c’è qualcuno che gira con 10 mila euro in contanti? E se sì, è una persona onesta o una persona che è legata al malaffare. Stanno facendo un favore agli ‘spalloni’, quelli che vanno Oltralpe a portare i nostri soldi nei forzieri. E così che vogliono migliorare la società italiana?”. 

Hanno abolito il cashback, lo ha fatto Draghi purtroppo su richiesta di Meloni e Salvini, ora completano la riforma. Torniamo alle mazzette, alle valigette con in contanti in nero dentro. Una decisione che fa il paio con quella di tregua fiscale annunciata ieri da Meloni, che è di fatto un condono. Stanno dicendo ai cittadini: ‘cari onesti, siete dei fessi, premiamo i furbi” aveva concluso Conte.

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