Caso Salis, rifiutato pagamento col pos. Le scuse della Coop Taxi

Il presidente della cooperativa dei tassisti si scusa a nome della categoria con la vice-presidente del Coni e annuncia che, nei confronti dell’uomo che l’ha aggredita verbalmente, ci saranno seri provvedimenti 

Dopo l’increscioso caso accaduto alla vice-presidente del Coni Silvia Salis, arrivano le scuse della Coop Taxi. “Con riferimento all’episodio che ha coinvolto Silvia Salis, ex atleta olimpionica di lancio del martello e oggi vicepresidente del Coni, Cooperativa Radio Taxi Genova 5966 si scusa a nome di tutta la categoria ed esprime la sua ferma condanna dell’accaduto, stigmatizzando il comportamento di chi si rifiuta di accettare strumenti di pagamento digitali“. Questo è quanto scritto in un comunicato stampa della cooperativa dei tassisti firmata dal presidente Valter Centanaro.

Il presidente della Coop Taxi ha poi aggiunto che “a seguito della denuncia” è stata avviata “una verifica interna per capire se il tassista che si è rifiutato di accettare il pagamento con il Bancomat faccia parte della nostra cooperativa e, in tal caso, siamo pronti a prendere gli opportuni provvedimenti disciplinari e a segnalare all’ufficio Autopubbliche del Comune di Genova per le sanzioni previste“. E ancora “il pos a bordo è infatti obbligatorio per nostro regolamento interno dal 2015 e dall’aprile 2022 è previsto anche dal regolamento comunale del servizio. La nostra volontà, come 5966, è quella di procedere nell’accettare qualsiasi strumento di pagamento venga scelto dal cliente“.

“E’ FINITA LA PACCHIA”

Ma cosa è successo alla ex atleta e martellista italiana? Alcuni giorni fa Salis si trovava a Genova, salita su un taxi in direzione aeroporto ha chiesto al tassista di potere pagare digitalmente, così come prevede la legge. “Vedo il pos, quindi chiedo di pagare con il bancomat 32 euro. Mi dice che no, che ora lui non è più obbligato, che ‘è finita la pacchia delle banche’, che a lui servono contanti” ha scritto Salis sul suo profilo Instagram. “Di fronte alle mie obiezioni ha iniziato a urlare con arroganza che ora, lui, può fare come vuole, ora lui può fare, finalmente, come vuole“.

RISPETTO PER LA CATEGORIA

L’uomo non solo si è comportato in maniera del tutto sgarbata dunque, ma non conosce il fatto che il provvedimento del Governo, bocciato dalla Corte dei Conti, non è ancora operativo e quindi era obbligato a ottemperare alla richiesta della sua cliente. “Innanzitutto, voglio ringraziare i tassisti onesti che svolgono un servizio pubblico indispensabile, e che si dotano degli strumenti per accettare ogni tipo di pagamento, e che sono la stragrande maggioranza” ha poi specificato Salis. “Segnalo, ad esempio, il tassista che ho incontrato al mio arrivo sabato all’Aeroporto di Genova. A termine corsa gli ho comunicato che avrei pagato con la carta e lui mi ha detto ‘certamente signora, ma la invito a portare con lei del contante perché molti miei colleghi le faranno dei problemi”.

Gestione cookie