Dopo due anni in cui a prevalere è stato il Covid l’influenza torna in forze: la stagione 2022-23 si preannuncia piuttosto intensa sul piano della circolazione virale.
Diventa utile allora sapere cosa origini l’influenza, quali siano i sintomi della malattia e come ci si possa difendere con efficacia.
1 – Cos’è l’influenza? E cosa la causa?
L’influenza è una malattia infettiva respiratoria. A causarla sono dei virus che ogni anno si modificano leggermente. Sono i virus all’origine delle epidemie annuali che seguono un andamento stagionale nel periodo tra autunno e inverno.
Si tratta di una delle poche malattie infettive che una persona contrare diverse volte durante la propria vita indipendentemente dal proprio stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive. La malattia si manifesta in forme più o meno gravi. In alcuni casi si rende necessario il ricovero in ospedale e talvolta l’influenza può rivelarsi anche mortale.
2 – Come si trasmette l’influenza?
Principalmente l’influenza si trasmette attraverso le goccioline diffuse con la tosse e gli starnuti. Ma si può diffondere anche tramite contatto diretto toccando oggetti contaminati dalle secrezioni. In genere l’incubazione dura un paio di due giorni. Si può essere contagiosi fino a 5 giorni dopo la prima manifestazione dei sintomi influenzali.
3 – Che epidemia influenzale ci aspetta quest’anno?
Quest’anno si preannuncia una stagione influenzale piuttosto intensa dopo due anni in cui prevalente è stato il Covid. In Italia c’è un sistema di sorveglianza: a comporlo sono i medici sentinella, Influnet, che mandano i campioni isolati dai propri pazienti a laboratori di riferimento. A metà novembre la curva epidemica ha visto un’impennata decisa. Il virus influenzale prevalente, dei 4 attesi e presenti nel vaccino, è l’A H3 N1, il Darwin. È stato isolato in Australia.
4 – Chi sono i più colpiti?
I dati dell’ultima settimana oggetto di monitoraggio (20-27 novembre) parlano di circa un 13% di italiani colpito da sindromi simil-influenzali (la settimana prima eravamo al 9,5%). Sotto i 5 anni di età la percentuale si innalza al punto di superare il 40%. Il nostro Paese è a un livello di circolazione virale di media intensità. In alcune regioni (Lombardia, Emilia-Romagna e Umbria) si è già raggiunta un’intensità alta. Un andamento in crescita rispetto al passato, anche pre-pandemia.
5 – Sindromi simil-influenzali: cosa sono?
Sono diversi i virus respiratori che stanno circolando, con sintomi più o meno identici: adenovirus, virus sinciziale (nei bambini), rhinovirus, parainfluenzali, coronavirus differenti da Sars-CoV-2. L’influenza si riconosce da tre sintomi tipici: improvvisa insorgenza di febbre alta, tosse e dolori muscolari. Ci sono poi altri sintomi comuni: mal di testa, brividi, inappetenza, mal di gola, affaticamento. In 7-10 giorni la maggior parte dei soggetti contagiati guariscono. I bambini e gli anziani over 65 sono più a rischio di sviluppare complicanze anche batteriche (polmonite).
6 – C’è ancora tempo di vaccinarsi contro l’influenza?
La risposta è sì. Gli over 60, le persone con patologie croniche e i bambini possono fare gratuitamente il vaccino antinfluenzale. Questo tipo di vaccino non interferisce con la risposta di altri vaccini. Se necessario può essere iniettato contemporaneamente agli altri vaccini, inclusi quelli contro il Covid, in diverse zone del corpo e con siringhe diverse.
7 – Vaccino antinfluenzale: a chi è raccomandato?
Il vaccino antinfluenzale è raccomandato e offerto gratuitamente a operatori sanitari, adulti over 60, donne incinta, malati di diabete, ipertensione, Hiv, asma, malattie cardiache o polmonari croniche, a bambini sani da 6 mesi a 6 anni. Stando alla circolare del ministero della Salute, l’antiinfluenzale deve essere garantito in qualsiasi momento della stagione, anche a chi dovesse presentarsi in ritardo per riceverlo. Per sviluppare anticorpi sono necessarie un paio di settimana. In ogni caso è bene farsi consigliare dal proprio medico.
8 – Come si cura l’influenza?
Può essere curata con i farmaci antipiretici, prima di tutto, utili a far abbassare la febbre. Non vanno usati antibiotici, dato che l’influenza è una malattia virale e non batterica. E usare antibiotici in maniera inappropriata può rivelarsi dannoso. Possono servire invece sedativi per la tosse e aerosol.
9 – Pe quale motivo con l’influenza si rischiano complicanze batteriche?
Come ha spiegato Massimo Andreoni, docente di malattie infettive dell’università Tor Vergata, tutte le malattie respiratorie virali «innescano un processo infiammatorio delle vie respiratorie alte (faringe, laringe) e basse (trachea, polmoni, bronchi) sulle quali i batteri trovano spazio per attecchire». È in questi casi che occorrerebbe prescrivere l’antibiotico. «Le complicanze non sono un evento raro nelle persone indebolite e negli anziani. I batteri approfittano di un sistema immunitario non in perfetta forma».
10 – Si può parlare di influenza intestinale?
Per Andreoni non è corretto parlare di «influenza intestinale» perché i virus influenzali sono respiratori. Dunque attaccano direttamente le vie respiratorie e non l’intestino. Quando si verificano problemi gastrointestinali siamo di fronte, anche in questo caso, a «delle complicanze di tipo virale o batterico».