Era bigamo e non lo sapeva: va in Comune per sposarsi ma è già coniugato

Un uomo di 39 anni ha scoperto di essere sposato con una ragazza di Santo Domingo, ha poi chiesto l’annullamento ma lo hanno rigettato in quanto si tratta di un reato prescritto

Un uomo di 39 anni di Salerno si è recato in Comune per sposarsi, ma è venuto a scoprire di essere già coniugato. Come riporta La Città di Salerno, il precedente matrimonio sarebbe risalito a 8 anni fa, con una giovane di Santo Domingo che l’uomo afferma di non conoscere assolutamente.

anelli, sposalizio-meteoweek.com

I fatti sono occorsi nel 2020, quando l’uomo ha scoperto, in municipio, di essere già sposato con una ragazza di Santo Domingo, matrimonio contratto il 15 luglio 2014. Nel registro degli atti, c’è scritto che l’ufficiale di turno aveva ricevuto richiesta di trascrizione delle nozze dall’Ambasciata italiana a Santo Domingo. E così aveva registrato la cosa.

Ma quel matrimonio è un fake. Nei giorni in cui sarebbe avvenuto questo fantomatico matrimonio, l’uomo si trovava a Salerno, come riporta La Città. Era stato a Santo Domingo in passato, ma dice di non aver mai visto quella ragazza. E ha impiegato tantissimo tempo per spiegare tutto alla sua compagna, che all’inizio pensava che il futuro consorte avesse una moglie segreta da quelle parti.

Poi, però, la donna si è ricreduta vedendo il passaporto e constatando che il compagno, all’epoca del presunto matrimonio non era a Santo Domingo. Nonostante ciò, per il nostro Paese e per Santo Domingo, il 39enne è sposato. Ma con una persona che non ha mai conosciuto.

L’uomo ha quindi denunciato i fatti per falsità nell’atto di nozze, ma dato che sono trascorsi otto anni, il reato è ormai finito in prescrizione. Ergo, attualmente il Tribunale civile ha rigettato la richiesta di annullamento. Ora le nozze sono state rimandate a data da destinarsi.

Secondo l’art. 556 del codice penale, il reato di bigamia è così disciplinato:«Chiunque, legato da matrimonio avente effetti civili, ne contrae un altro, pur avente effetti civili, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. La pena è aumentata se il colpevole ha indotto in errore la persona, con la quale ha contratto matrimonio, sulla libertà dello stato proprio o di lei».

Gestione cookie