Cresce l’allarme Oltremanica per la diffusione del batterio che causa la scarlattina e malattie più gravi.
Nelle ultime settimane 7 bambini hanno perso la vita. E così migliaia di genitori vogliono tenere a casa da scuola i figli.
Un altro bimbo morto nel Regno Unito a causa dello streptococco A. E cresce l’allarme, con migliaia di bambini che questa settimana potrebbero stare a casa da scuola dopo che il batterio killer ha ucciso 7 dei loro piccoli compagni. Ultimo a morire è stato un 12enne che andava alle medie. I genitori dei bambini delle scuole dove gli alunni sono morti per il batterio hanno già detto che terranno i loro figli a casa. E potrebbero essere in molti a fare lo stesso, anche nelle scuole dove non ci sono state infezioni confermate.
Sette bambini in età scolare sono morti nelle ultime settimane, stroncati dallo Streptococco A, batterio relativamente comune che solitamente porta a sintomi leggeri (come il mal di gola).
Genitori impauriti: e migliaia di bambini rischiano di non andare a scuola
Una delle vittime del batterio era un bimbo di sei anni. Andava alla Ashford Church of England Primary School nel Surrey. E la settimana scorsa i genitori della vicina Echelford Primary School (sempre di Ashford) si sono visti scrivere dagli insegnanti che due bambini erano stati infettati dallo streptococco A.
Tuttavia l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) avrebbe anche detto loro che “i bambini dovrebbero continuare a frequentare la scuola normalmente e i genitori/tutori non dovrebbero essere eccessivamente allarmati”. L’invito è dunque quello di mandare i bambini regolarmente a scuola. Ma i genitori la pensano diversamente e sembrano intenzionati a tenere a casa i figli, preoccupati per la facilità con cui si diffonde il batterio.
Ieri sera l’UKHSA ha comunicato che tocca alle squadre di protezione sanitaria locale decidere se dare avviso ai genitori dei bimbi delle scuole con infezioni conclamate di tenere a casa i figli. Squadre che dovrebbero decidere “caso per caso”, ha fatto sapere un portavoce. Nessuna delle scuole colpite finora ha detto di non far andare a scuola i bimbi sani.
Sintomi e contagiosità della scarlattina
Stando alle informazioni divulgate da UKHSA, i bambini con la scarlattina, dove lo streptococco A causa un’eruzione cutanea simile alla carta vetrata, andrebbero tenuti a casa da scuola. “La scarlattina è altamente contagiosa e si diffonde a stretto contatto con qualcuno che porta il batterio. Tosse, starnuti, cantare e parlare possono diffondere goccioline respiratorie da una persona infetta a qualcuno nelle vicinanze. Posso anche contaminare le mani, gli utensili per mangiare e bere, i giocattoli o altri oggetti”.
Non ci sono consigli però se i bambini col mal di gola, uno dei potenziali segnali di allarme precoce del batterio (che potrebbe però anche dar luogo a un semplice raffreddore), debbano o meno andare a scuola.
Gli esperti ricordano che lo streptococco A causa perlopiù un’infezione asintomatica, al limite mal di gola e scarlattina. E solo «in una piccolissima minoranza ci sarà essere uno Streptococco A invasivo», afferma la professoressa Beate Kampmann, pediatra di malattie infettive. Durante il programma Today di BBC Radio 4, l’esperta ha detto che i bambini con la febbre andrebbero tenuti a casa. «Inizia con febbre alta, molto mal di gola e lingua molto rossa. .. alla fine sviluppando un’eruzione cutanea che sembra un po’ carta vetrata. L’eruzione inizia nei gomiti e dietro il collo. Tende poi a sbucciarsi dopo una decina di giorni». Nella gran parte dei casi i bambini si riprendono da soli. Ma se un bimbo arriva al punto da non mangiare o bere andrebbe subito avvisato il medico, ha spiegato la pediatra. Se somministrati abbastanza presto, ha aggiunto, «gli antibiotici aiutano quasi sempre a eliminare l’infezione».