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Secondo l’intelligence della Gran Bretagna, i russi si starebbero concentrando per accerchiare la città ucraina di Bakhmut
Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, un punto di riferimento per comprendere cosa accade in battaglia è il bollettino degli 007 britannici. Secondo l’intelligence inglese, c’è una strategia russa che prevede di accerchiare la città ucraina di Bakhmut.
Bakhmut è situata nel Donetsk e la sua conquista, pur avendo un valore operativo limitato, potrebbe assumere i contorni di un obiettivo politico e simbolico, e comunque permetterebbe a Mosca di minacciare le aree urbane di altre due città, Kramatorsk e Slovyansk. Come fanno sapere gli 007 inglesi, nei giorni scorsi la Russia ha con molta probabilità «fatto piccoli progressi e sta cercando di consolidare le teste di ponte a ovest del terreno paludoso intorno al torrente Bakhmutka. La Russia ha dato priorità a questo obiettivo come sforzo principale dall’inizio di agosto».
Da quanto si apprende, i russi sarebbero in attesa del gelo, a una temperatura di -10 gradi per sferrare un durissimo attacco. Nello specifico, attendono che in Ucraina le temperature si abbassino maggiormente, a -10 gradi, per lanciare un durissimo assalto nei confronti delle truppe locali, come ha comunicato il capo dell’ufficio presidenziale, Mykhailo Podolyak :«Mi sembra che ora le tattiche della Russia siano leggermente cambiate: stanno aspettando un aumento del gelo, che la temperatura scenda a meno dieci gradi e solo allora vogliono sferrare il colpo più sensibile all’Ucraina. Vogliono farci congelare».
Da oggi, 3 dicembre, e fino a lunedì, 5 dicembre, gli abitanti di Kherson che sono sulla sponda sinistra del fiume Dnipro, dovranno andar via, ergo saranno sottoposti a evacuazione, per via di un aumento sensibile degli attacchi da parte delle truppe russe, come spiega l’amministrazione regionale. Non sono state date ulteriori informazioni, tuttavia, sul fatto che esista o meno un’intesa con i russi per la suddetta evacuazione.
Il leader dello staff della presidenza ucraina, Andrey Yermak, afferma che l’economia russa verrà devastata introducendo a breve un limite al prezzo del suo petrolio a 60 dollari a barile, dopo l’intesa firmata dagli Stati dell’Unione Europea, del G7 e anche dall’Australia. Yermak asserisce che l’economia di Mosca «sarà distrutta, pagherà e sarà responsabile di tutti i suoi crimini».
Yermak, inoltre, aggiunge anche che il tetto dei prezzi sarebbe dovuto essere ulteriormente abbassato a 30 dollari per far sì che venga distrutta (si riferisce sempre all’economia russa) più rapidamente.
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