Gabriele Marchetti paralizzato a “Ciao Darwin”: assolti tutti gli imputati a processo

Gabriele Marchetti rimane paralizzato dopo l’incidente avvenuto durante il programma “Ciao Darwin”: il giudice assolve tutti gli imputati a processo. “Il fatto non sussiste”.

Sono ormai tre anni che Gabriele Marchetti vive costretto a letto, rimasto tetraplegico dopo essersi spezzato la schiena. L’incidente era avvenuto durante le riprese di Ciao Darwin, durante le quali il 57enne era caduto da una delle strutture preposte per la gara in data 17 aprile del 2019.

Gabriele Marchetti paralizzato a "Ciao Darwin": assolti tutti gli imputati a processo
Gabriele Marchetti paralizzato a “Ciao Darwin”: assolti tutti gli imputati a processo – meteoweek.com

Alla luce di quanto successo, la procura di Roma aveva portato a giudizio quattro dirigenti delle società che si occupavano della produzione del programma: i reati contestati erano quelli di lesioni colpose gravissime e violazione delle norme di sicurezza sul lavoro. Secondo quanto si apprende, però, con la sentenza di oggi il tribunale monocratico di Roma avrebbe assolto i quattro soggetti.

Dirigenti assolti, “il fatto non sussiste”

Sono in tutto quattro i dirigenti che erano finiti processo a seguito dell’incidente avvenuto nell’aprile del 2019. Tra gli indagati, due sono i rappresentati della società Rti, produttrice della trasmissione “Ciao Darwin” che andava in onda su Canale 5. Con la sentenza di oggi, il giudice li ha assolti tutti con formula, dato che “il fatto non sussiste”. Accolta dal giudice anche un’eccezione presentata dai difensori dei quattro imputati, contro cui i pm contestavano l’accusa di lesioni personali gravissime.

Nello specifico, il pm Alessia Miele aveva ottenuto di processare sia Sandro Costa che Massimo Porta (ai vertici di Rti), entrambi accusati di lesioni gravissime e violazione delle leggi inerenti la sicurezza sul lavoro. In seguito, a processo erano finiti anche Massimiliano Martinelli, dirigente della società Maxima (il cui compito era quello di occuparsi dell’attrezzatura) e Giuliano Giovannotti, della Sdl 2005 (azienda che si era occupata della selezione dei partecipanti alla trasmissione).

Marchetti era stato selezionato per uno dei giochi previsti dal programma, il Genodrome, durante il quale bisognava attraversare dei rulli sospesi, correndo per raggiungere l’altra parte della struttura. Il concorrente, però, scivolò rovinosamente, finendo nella vasca sottostante – similmente a quanto già successo ad altri concorrenti. Proprio quella caduta, però, si rivelò fatale, tanto da provocargli delle lesioni gravissime alla schiena. Trasferito immediatamente nel reparto di terapia intensiva presso il Policlinico Umberto I di Roma, le sue condizioni rimasero tali che, nonostante una serie di interventi, portarono Marchetti alla tetraplegia.

In base a quanto accertato e ricostruito dagli inquirenti, le contestazioni da parte dei pm ruotavano attorno al mancato addestramento del concorrente, mandato allo sbaraglio, e alle condizioni di oggettiva pericolosità dell’impianto del gioco. I rulli, infatti, erano sospesi a oltre un metro di altezza, e non vi era nulla che potesse attenuare la caduta dei concorrenti che finivano nella vasca sottostante dal fondo rigido. A seguito di quella bruttissima caduta, Marchetti riportò lo schiacciamento di due vertebre, con relativa lesione al midollo che compresse il torace, impedendogli di respirare.

Una condizione difficile da accettare. L’uomo è infatti costretto a trascorrere il resto della sua vita sul letto di casa, paralizzato dalla testa in giù. Al Corriere della Sera, qualche mese fa, aveva raccontato: “Ora sono senza autonomia e dipendo totalmente da mia moglie e mio figlio per ogni atto quotidiano. Prima di quel giorno ero un uomo che faceva mille cose. Adesso per me è finito tutto”.

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