“Orso con polenta a 18 euro”, piatto servito al ristorante. Michela Brambilla: “Aberrante”. Scoppia la polemica per il menù scelto da un locale friulano.
La scelta di un ristorante di Pordenone di servire la carne d’orso ha scatenato un’accesa polemica in cui è intervenuta anche Michela Vittoria Brambilla, presidentessa della Leidaa, la Lega italiana difesa ambienti e animali.
Pare però, chi tra i più curiosi, abbia scelto di assaggiarla. “Il gusto è a metà strada tra quello del capriolo e del cervo, ma più dolce”, ha raccontato la proprietaria del ristorante alla redazione de Il Gazzettino. Non si tratta, tuttavia, di un piatto come un altro: la preoccupazione, infatti, è che possa incentivare la caccia e gli atti illeciti contro la specie animale, protetta dalla legge italiana.
Secondo quanto viene riportato da Il Gazzettino, in un ristorante friulano sarebbe stato incluso nel menù in piatto a base di carne di orso. “Orso con polenta a 18 euro“, si leggerebbe nella lista delle pietanze offerte dal locale di Pordenone. Un piatto però che verrebbe offerto soltanto su prenotazione, probabilmente per i più curiosi. Ovviamente, viene sottolineato, la carne di orso proposta è carne importata dalla Slovenia, dato che in Italia la caccia ne è vietata – essendo una specie a rischio.
“L’Orso è un animale protetto a livello internazionale. L’Italia inoltre ha attuato il programma Life Ursus investendo molte energie e fondi europei per reintrodurlo nelle nostre Alpi, un progetto finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi Centrali tramite il rilascio di alcuni individui. Eppure in Veneto c’è chi lo propone come spezzatino”, ha spiegato il consigliere veneto del Pd Andrea Zanoni.
La preoccupazione per il consigliere, che già si era espresso anche per il caso analogo avvenuto nel Comelico, è che questa scelta di menù da parte di alcuni ristoratori, possa in qualche modo spingere dei fanatici a commettere atti illegali verso la specie. In questo senso, Zanoni aveva già rivolto ai ristoranti veneti di promuovere piuttosto dei prodotti locali, anziché importare la carne d’orso dalla Slovenia. Nelle scorse ore, inoltre, a far eco alle critiche già mosse dal consigliere Pd si è aggiunta anche Michela Brambilla, che raggiunta dal Corriere ha dichiarato: “Anche anche se fossero in regola, è aberrante“.
Anche per Brambilla, la possibilità che qualcuno che legga un menù simile possa arrivare a pensare che sia stato dato il via libera agli abbattimenti degli orsi è preoccupante e non del tutto da escludere. Oltre al fatto che si possa indurre la popolazione a pensare che non vi sia la possibilità di convivenza tranquilla con la specie, c’è il rischio al contempo che si dimentichi del fatto che si tratti di una specie protetta. “Importare la carne di orsi uccisi in Slovenia è un reato morale contro la natura che io condanno decisamente. Gli italiani amano gli animali e non credo alla loro voglia di mangiare gli orsi”, ha infatti incalzato la deputata di Forza Italia.
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