Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha risposto alle domande dei giornalisti riguardo la questione dell’inchiesta Prisma nella quale è coinvolta la Juventus, in occasione del convegno “Calcio&Welfare”, in corso di svolgimento a Napoli.
Il calcio italiano sembra rivivere il polverone del 2006 causato da Calciopoli, proprio ora che il nostro campionato tornava piano piano a risplendere sembra essere ritornati nel buio. L’inchiesta Prisma che vede coinvolti i bianconeri ha provocato un sisma all’interno della società che ha portato tra l’altro alle dimissioni dell’intero CdA della Juve.
La Figc è ormai alle prese con uno scandalo dopo l’altro, poco tempo fa il procuratore dell’Aia D’Onofrio è stato arrestato per traffico di droga. Due casi nati dalle denunce esposte dal presidente della Federazione italiana giuoco calcio che spiega che vuole trasparenza e rispetto per le regole.
Gravina, in occasione del convegno “Calcio&Welfare” a Napoli, ha risposto ai giornalisti presenti spiegando che: “È un fatto di serietà, di onestà intellettuale. Devo sottolineare due aspetti: il primo è che il calcio vive di momenti di tensione, non solo in Italia ma in tutta Europa e nel mondo. Così come nel settore dell’economia, le criticità sono piuttosto evidenti”.
Poi ha spiegato la sua idea di non sanzionare il club bianconero prima che venga svolto il processo: “Non mi piace l’idea di sanzionare alcune realtà, nel caso specifico la Juventus, prima che venga svolto un processo. Ci sono delle indagini e la nostra Procura è allertata. So che c’è stretto collegamento fra i due rami di giustizia. Aspettiamo di conoscere tutto quello che emergerà nel corso di questo processo molto importante e sicuramente è un momento di riflessione di sistema“.
Successivamente il presidente ha scosso ancora di più il movimento aggiungendo che: “Se vogliamo andare sul linciaggio di piazza non ci sono dubbi, potete fare quello che volete però stiamo un po’ cauti perché credo che quel tema potrebbe riguardare anche altre società“.
Infine Gravina non ha gradito le parole del presidente della Liga, Javier Tebas: “È un motivo di riflessione. Siamo in stretto contatto con la Uefa. Credo che alcune riflessioni e alcuni attacchi piuttosto gratuiti, da parte chi dovrebbe guardare in casa sua, siano piuttosto fuori luogo. La Uefa che è un organismo internazionale che è in stretto contatto con noi. Aspettiamo i processi e poi trarremo le conclusioni”.
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