Con la manovra di bilancio saranno premiate le imprese “virtuose” che taglieranno i consumi di energia nelle ore di picco.
Un taglio su base volontaria: a incentivarlo sarà un sistema di aste. Niente tagli al momento per le utenze civili.
Al contrasto del caro energia, lo ha ribadito in più occasioni la premier Giorgia Meloni, è dedicata gran parte della manovra di bilancio. Dove trovano spazio anche gli incentivi per le aziende più virtuose sul piano del risparmio energetico. Lo ha ricordato al Corriere della Sera il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. «Ci aspettiamo un contributo volontario, di responsabilità, da parte di tutti. Ci serve attenzione per ridurre, attuando comportamenti più attenti, il consumo di energia», ha detto Pichetto Fratin.
Tanto è vero che l’articolo 10 della legge di bilancio ha disposto l’istituzione di un servizio di riduzione dei consumi di energia elettrica affidato da Terna su base concorsuale, con una procedura aperta a tutti i clienti o gruppi di clienti.
Ciò significa che il taglio dei consumi di energia delle aziende avverrà su base volontaria. Le aziende verranno incentivate a risparmiare attraverso un sistema di aste. A condurlo e coordinarlo sarà Terna. Sono le cosiddette utenze «interrompibili» volontariamente. In questo caso la sospensione della fornitura di energia sarà determinata in base a un incentivo di remunerazione pagato dalla fiscalità generale. Un incentivo previsto in una delle coperture contenute nell’allegato finanziario della legge di Bilancio e che si protrarrà fino al 31 marzo 2023.
Il nuovo servizio di riduzione dei consumi si prefigge scopi molto diversi da quelli della classica interrompibilità (istantanea), una pratica che in tutto il mondo mira a prevenire malfunzionamenti e i blackout generalizzati nelle ore storicamente di punta (quelle centrali del mattino, tra le 10 e le 12, e il pomeriggio tra le 17 e le 19). In questo caso gli operatori (Tema in Italia) operano dei distacchi in caso di sovraccarico a una serie di utenze con le quali si è stipulato un apposito contratto. È il modo di evitare interruzioni di sistema. Questi utenti vengono detti “Interrompibili” e la loro disponibilità permette di beneficiare di tariffe ridotte o di riconoscimenti economici. Per le aziende la procedura sarebbe identica. Ma non per scongiurare i blackout, quanto per risparmiare sui consumi energetici.
Secondo un regolamento europeo di settembre nelle ore di picco i consumi giornalieri di energia delle utenze andrebbero ridotti del 5%. Ma l’Italia l momento non lo sta attuando e non si trova nemmeno nella manovra di bilancio. A rendere per ora non necessaria la riduzione sono state le temperature molto miti di queste giornate che hanno contenuto i consumi di gas e quindi di energia prodotta dal termoelettrico alimentato a metano. Se le cose dovessero cambiare scatterebbe però il taglio obbligatorio del 5% quotidiano della domanda di energia elettrica.
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