Flat tax, obbligo Pos, pensioni, assegno unico: le novità della manovra di bilancio

Il testo della legge di Bilancio si appresta a essere discussa in Parlamento. Con diverse novità, a partire dalle risorse messe in campo.

Inizialmente si era parlato di una manovra sui 32 miliardi di euro. Adesso si sono aggiunte altre risorse per le coperture.

La manovra di bilancio varata dal governo sta per approdare in Parlamento. Stando all’attuale testo della legge – ancora provvisorio e in fase di aggiornamento – il governo potrebbe mettere sul piatto anche più di 35 miliardi di euro, in gran parte (due terzi) per il caro energia. Nel frattempo si sono aggiunti altri 4 miliardi di euro di nuove coperture per la misura.

Uno degli ultimi articoli della nuova bozza allo studio dell’esecutivo va a ‘pescarne’ circa 2,6 dal fondo da 4,1 miliardi stanziato col decreto Aiuti quater grazie al posticipo degli acquisti e della rivendita di gas da parte del Gse. C’è poi il taglio (pari circa a 1,4 miliardi) del fondo per la riforma fiscale e l’assegno unico (nato con la legge di bilancio 2021) che per l’anno prossimo prevedeva 7 miliardi di euro.

Le novità della manovra

Nell’ultima bozza della manovra (arrivata a 155 articoli) sono spuntate fuori delle novità. Ad esempio sulla soglia massima del contante per i pagamenti digitali: l’obbligo di accettare i pagamenti con carta o bancomat per gli esercenti sale da 30 a 60 euro. Sotto questa soglia potranno dunque rifiutare i pagamenti col Pos senza incorrere in sanzioni.

C’è anche il capitolo Imu, con l’esenzione per i proprietari di immobili occupati che abbiano presentato una regolare denuncia. Novità anche nel campo dell’assegno unico, aumentato del 50% ma solo a favore delle famiglie con tre o più figli fino al terzo anno di ciascun figlio.

Tutto come previsto invece per quel che riguarda la soglia della Flat tax, che verrà alzata da 65 mila a 85 mila euro a partire dal 2023. Un aumento subordinato però al rilascio di una specifica deroga da parte di Bruxelles. La richiesta italiana, presentata il 4 novembre, è attualmente al vaglio dell’Unione europea. Ciò vuol dire che l’Itali attende l’ok da parte dell’Europa a una misura già prevista da una direttiva Ue. Ma a partire dal 2025, e il governo italiano vuole anticiparla. Se Bruxelles dovesse dare il via libera l’innalzamento della flat tax salirà a 85 mila euro.

Tante le novità anche sul fronte previdenziale, con la proroga di Opzione donna anche per il 2023. Ma la bozza introduce anche nuovi requisiti per la sua applicazione: riguarderà soltanto caregiver, invalide e dipendenti di imprese in crisi. Inoltre ci saranno agevolazioni (in termini di età pensionabile) riservate alle donne con figli.

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