Pochi giorni prima del disastro di sabato qualcuno aveva avvertito dei potenziali rischi che si correvano a Casamicciola.
Ma quegli appelli, a quanto pare, non hanno trovato alcun riscontro da parte delle autorità. Adesso indagherà la procura. Nel frattempo il conto delle vittime è salito ancora.
La Procura di Napoli sta indagando sugli appelli inascoltati lanciati dall’ex sindaco di Casamicciola, l’ingegner Giuseppe Conte, il comune di Ischia travolto da una frana alle prime ore di sabato scorso. Quattro giorni prima del disastro, ovvero il 22 novembre, Conte ha raccontato di aver mandato delle pec alle autorità competenti (prefetto di Napoli, commissario prefettizio di Casamicciola, sindaco Manfredi e Protezione Civile della Campania) per mettere in guardia contro il pericolo che avrebbero corso gli abitanti di Casamicciola in caso di abbondanti piogge, come previsto dal meteo.
Una uscita che fa pensare quella dell’ex sindaco di Casamicciola, Giuseppe Conte. Pochi giorni prima della frana – quattro per l’esattezza – avrebbe segnalato a Prefettura e Protezione Civile i rischi che la popolazione di Casamicciola correva a causa del dissesto idrogeologico. Ma non ha ricevuto alcuna risposta.
Nel frattempo proseguono le ricerche degli ultimi quattro dispersi a Casamicciola, andate avanti anche di notte. Oggi sono stato recuperati i corpi di altre tre vittime: il primo è stato quello del giovane Michele Monti, 15 anni. Per i soccorritori impegnati negli scavi per le operazioni di recupero è tassativo fare in fretta. Prima cioè che una nuova ondata di maltempo – prevista tra oggi e mercoledì sulle regioni meridionali – renda impossibile ritrovare i quattro dispersi dei quali ancora non si hanno tracce.
I 160 vigili del fuoco al lavoro si sono concentrati su via Celario, la strada praticamente cancellata dalla marea di fango staccatasi dal monte Epomeo nella notte tra venerdì e sabato. È lì, alle prime ore del giorno, che è stato trovato il corpo senza vita di Michele, che coi fratellini Maria Teresa e Francesco, rinvenuti ieri, faceva parte di una delle due famiglie spazzate via dalla colata di fango. Trovato morto anche il cagnolino di famiglia. Erano ancora dispersi i genitori, papà Gianluca, tassista, e mamma Valentina. Anche loro adesso sono stati trovati. Assieme a loro, presumibilmente, fanno sapere dalla prefettura, anche il compagno di Eleonora Sirabella e un’altra giovane donna.
Ma sono pochi a farsi illusioni: ritrovarli vivi col passare delle ore sarebbe un vero miracolo. Nel frattempo la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo di indagine. In prima battuta si dovrà appurare se le case travolte dalla frana e dal fango fossero abusive o meno, dunque da demolire. Continuano a crescere gli sfollati, arrivati a 230. E il loro numero è destinato ad aumentare ancora nelle prossime ore.
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