Aumentano gli stipendi ma solo per certe categorie di lavoratori

I professionisti del settore alimentare e igienico-sanitario in Italia hanno visto un miglioramento delle buste paga nel 2022, ma questo non vale per tutti i lavoratori e non tiene conto dell’inflazione galoppante di questa fase. Lo studio pubblicato dalla Banca centrale d’Irlanda e dal portale Indeed. 

Il 2022 è stato un anno molto complicato per gli stipendi degli italiani, ma non per tutti. Infatti alcuni lavoratori hanno visto un aumento delle loro buste paga, almeno secondo quanto si legge su Wage growth in euro area countries: evidence from job ads, una ricerca sulla situazione italiana pubblicata dalla Banca centrale d’Irlanda in collaborazione con Indeed, portale tra i più diffusi al mondo nella ricerca e offerta di lavoro.

Secondo il report ci sono state sei categorie di lavoratori italiani che hanno potuto ottenere una incremento del 5%, si tratta di professionisti che forniscono servizi sociali e alla comunità (8,9%), addetti ai servizi igienico-sanitari (8,1%) e quelle professioni impegnate nella preparazione e distribuzione di alimentari (7,9%), insomma quei settori necessari per affrontare l’emergenza pandemica, altre categorie hanno invece ricevuto degli aumenti decisamente più bassi. Per quanto possa sembrare una buona notizia, la novità deve però fare i conti con la situazione economica attuale dove l’aumento del costo della vita e la crescita dell’inflazione stanno minando la capacità di spesa e il potere di acquisto degli italiani.

Nella zona euro l’aumento degli stipendi si è infatti mosso su una media del 5,2% mentre la crescita salariale in Italia è stata del 4,2% e come detto solo per alcune categorie di lavoratori. Una crescita che ci pone solo al quarto posto nella classifica europea dopo Germania, Francia e Irlanda e che deve fare i conti con un’inflazione sempre più veloce nel nostro Paese. Inoltre, secondo lo studio, questo aumento potrebbe mettere in allarme i datori di lavoro che potrebbero essere molto più cauti nell’approvare nuove assunzioni nel prossimo futuro vista anche la fase di incertezza che vivono molte aziende.

UN’ANALISI EUROPEA

“È necessario capire come i salari stiano reagendo all’attuale incertezza economica e all’alta inflazione – afferma Pawel Adrjan, economista e responsabile delle attività di ricerca di Indeed –. Il nuovo Indeed Wage Growth Tracker consente, ogni mese, di avere un’analisi approfondita sull’andamento degli stipendi, sulla base di dati provenienti dagli annunci di lavoro postati sul portale. Il tracker fornirà una panoramica completa dell’andamento dei salari quando si tratta di prendere decisioni che hanno un impatto sui tassi di interesse, sul mercato del lavoro e sui lavoratori. La crescita dei salari ha subito un’accelerazione all’inizio dell’anno, i nostri dati più recenti mostrano, invece, che la crescita dei salari potrebbe essere in fase di stabilizzazione a un tasso ben inferiore all’inflazione in Italia e in molti altri paesi europei. Molti datori di lavoro stanno ancora assumendo attivamente e, gli annunci di lavoro su Indeed in Italia sono aumentati del 90% rispetto ai livelli pre-pandemia di fine ottobre. Tuttavia, i segnali di decelerazione della crescita dei salari suggeriscono che i datori di lavoro potrebbero essere molto più cauti con le prossime assunzioni, vista la fase di incertezza che stiamo attraversando” conclude l’esperto.

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