In tre anni di “onorata” attività una banda di rapinatori aveva svaligiato decine di sportelli del bancomat in tutto il Nord Italia.
I malviventi si erano intascati così un bel gruzzolo come frutto delle loro rapine. Ma i carabinieri stamattina hanno messo fine alla loro carriera da rapinatori. La banda ha operato dalla primavera del 2019 all’inizio del 2021.
Li hanno arrestati stamattina i carabinieri di Udine. Sono i due malviventi accusati di aver rapinato 21 sportelli del bancomat. Li scassinavano riuscendo a portandosi via, come bottino delle loro ruberie, la bella cifra di un milione di euro. È il bilancio ragguardevole di tre anni di carriera criminale e di assalti ai bancomat in tutto il Nord Italia.
Di questo sono imputati i due uomini arrestati questa mattina durante un’operazione portata avanti dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Udine tra Padova e Treviso. Tra le altre cose i due sono accusati di rapina aggravata e porto illegale di esplosivi in pubblico.
Più di ventuno colpi in tre anni
Stando a quanto è emerso dalle indagini dei militari, coordinate dalla Procura delle Repubblica di Udine, tra marzo 2019 e gennaio 2021 la banda del bancomat avrebbe messo a segno decine di colpi – più di 21 – a danno di sportelli Atm.
Le rapine sarebbero avvenute un po’ in tutto il Nord Italia. I ladri hanno colpito infatti nelle province di Bergamo, Bologna, Brescia, Cremona, Monza Brianza, Mantova, Milano, Forlì Cesena, Pordenone, Reggio Emilia, Udine e Verona. Così sarebbero riusciti a portare via un bottino complessivo pari a circa 1 milione di euro.
Il provvedimento di oggi contesta reati come la fabbricazione e il porto illegale di esplosivi in pubblico, la ricettazione, la rapina aggravata. Ma tra i reati figurano anche il furto di 3 automobili che poi sarebbero state usate dagli indagati nel corso dei loro assalti ai bancomat. Durante le indagini sono stati recuperati oltre 60 mila euro considerati parte della refurtiva poi nascosta.