Madre ammazzò pedofilo che violentò i figli e ora i figli le dicono grazie:«Ha fatto bene»

Uno dei figli della donna, in un’intervista rilasciata alla Bbc, ha detto: «Ci ha fatti sentire più sicuri»

Qualche sera fa, i tre figli di Sarah Sands, una donna che nel 2014 fu accusata e condannata a 4 anni per l’omicidio colposo di un pedofilo che avrebbe abusato dei suoi figli, sono stati intervistati con la stessa madre dalla Bbc.

Figli Sarah Sands-meteoweek.com

La donna, nello specifico, uccise in modo colposo Michael Pleasted, 77 anni, pregiudicato e pedofilo, accusato di aver commesso abusi sui tre figli di Sarah Sands, nell’ambito di una vicenda che aveva lasciato inorriditi e scandalizzati gli inglesi.

I tre figli di Sarah Sands, Bradley, ventenne, che all’epoca degli abusi aveva 12 anni, e i gemelli di 19 anni Alfie e Reece, vittime del 77enne pedofilo che abitava dall’altra parte della strada, tra i 10 e 11 anni, sono stati intervistati dalla Bbc con la loro madre, che è libera dal 2018. La donna è stata infatti condannata a 4 anni per omicidio involontario, in quanto la giustizia le ha riconosciuto l’aver perso il pieno autocontrollo.

Le loro dichiarazioni hanno fatto molto parlare i giornali. «Tanto di capello a mia madre, non nego di aver pensato questo», ha detto in merito al delitto il fratello maggiore Bradley. Uno dei fratelli, Alfie, ha detto che quell’atto commesso dalla madre «ci ha fatto sentire più sicuri». «È stato bello sapere che era morto», ha infine chiosato Reece.

La casa dell’uomo si trovava su un parco giochi e una scuola a Canning Town, nella parte est di Londra. Uno di loro ha spiegato che spesso si svegliavano in lacrime, chiedendo dove fosse la loro mamma. Per molto tempo i ragazzi hanno vissuto con la loro nonna. Sarah all’epoca in cui occorsero i fatti, spiegò che avrebbe solo voluto far paura al pedofilo, ma poi perse il controllo quando se lo vide di fronte.

La donna ha raccontato che l’uomo non aveva alcun rimorso e disse che i suoi figli stavano mentendo. Lei aveva un coltello nella mano sinistra e ricorda che lui aveva tentato di prenderlo. Alcune ore dopo, la donna si è recata dalla polizia per costituirsi. All’inizio l’hanno condannata a 3 anni e mezzo, poi a 4 anni.

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