Lo shampo low poo è un modo alternativo di lavare i capelli che ha dalla sua anche un’impronta green.
Dall’America si è diffusa una nuova tendenza che riguarda il lavaggio dei capelli che si effettua in maniera un po’ diversa dal solito.
Ma in che cosa consiste, esattamente, il low poo shampoo? Diverse celebrità appartenenti al mondo dello spettacolo come Gwyneth Paltrow, Brad Pitt e Adele lo promuovono.
Innanzitutto bisogna distinguere tra no poo e low poo.
No poo: i capelli vengono lavati solo con acqua tiepida, secondo i promotori di questa scelta i nostri shampi e balsami portano a una sorta di dipendenza dal momento che sgrassare le chione le induce a sporcarsi di più e a dover usare nuovamente i prodotti. No, i capelli non diventano disgustosamente grassi, perché dopo un periodo di adattamento di alcune settimane trovano un equilibrio
Low poo: in questo caso si utilizza poco shampoo, a patto che sia privo di tensioattivi che non danneggiano i capelli, si può applicare una crema detergente che non fa schiuma, una volta risciacquato lascia le chiome leggere e pulite.
A trarre maggior giovamento da questa metodologia di lavaggio sono le persone che hanno capelli ricci o grassi, infatti con lo shampoo tradizionale le chiome paiono quasi subito sporche.
Quali sono i vantaggi di questa scelta?
Certo, forse questa soluzione non è per tutti, ma se non si è del tutto convinti si può fare un mix, cioè lavare i capelli in modalità low poo e con shampoo tradizionale.
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