Colosseo, tre centurioni finiscono in manette: minacciavano e aggredivano i turisti, pretendendo cifre esagerate per le fotografie. Due sono finiti ai domiciliari, un altro è ora in carcere.
Si avvicinavano ai turisti vestiti da centurioni o gladiatori romani: approfittando dello spettacolo del Colosseo, si offrivano per delle foto ricordo. Ma dal selfie passavano poi alle aggressioni e alle minacce: chiunque si rifiutava di pagare fino a 40 euro per lo sfortunato scatto, rischiava infatti di finire insultato e malmenato.
Fino a che, però, i tre responsabili non sono finiti in manette: si tratta di tre uomini, uno dei quali un senza fissa dimora, che dovranno ora rispondere dell’accusa di estorsione. Due sono ora agli arresti domiciliari, mentre il terzo è stato portato in carcere.
Arrestati tre centurioni: “Dacci i soldi o ti picchiamo”
Sono finiti in manette i tre centurioni – tutti tra i 40 e i 50 anni – che aggredivano e minacciavano gli ignari turisti giunti nella Capitale. Si offrivano per i selfie o per delle foto ricordo davanti al Colosseo, approfittando del suggestivo scenario. E quando poi richiedevano fino anche a 40 euro per un semplice scatto, i turisti rimanevano impietriti.
“Se non ci dai i soldi non ti lasciamo andare e ti picchiamo”, avrebbe raccontato agli inquirenti un turista del nord Italia, giunto a Roma per una piacevole vacanza con la fidanzata. Fino alla richiesta, assurda, di 150 euro: una cifra, questa, che l’uomo intimorito avrebbe consegnato ai tre, mentre questi lo circondavano e lo spintonavano. Immediata, però, la segnalazione alle forze dell’ordine.
La polizia avrebbe raccolto anche la denuncia di un altro turista, un irlandese, che avrebbe subito da lì a poco lo stesso terribile trattamento. L’uomo sarebbe stato addirittura portato a forza verso un bancomat e costretto a prelevare, per due volte, 250 euro. I malviventi lo avrebbero afferrato per le spalle e per il collo. E ancora, la denuncia simile sarebbe arrivata anche da una coppia di turisti.
Con l’intervento delle forze dell’ordine, i tre avrebbero cercato di mimetizzarsi nella folla e di darsela a gambe, togliendosi i costumi da antichi romani. Inutile però il tentativo di fuga: gli agenti sono comunque riusciti a identificarli e a fermarli. Fondamentali in questo senso le minuziose descrizioni offerte dalle vittime. Per due di loro, un 52enne e un 49enne, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Per il terzo complice, un 44enne senza fissa dimora e con alle spalle intenti suicidi, si sono invece aperte le porte del carcere.
Nella sua ordinanza, il gip Giulia Arcieri avrebbe descritto l’operato dei tre criminali come “un servizio non richiesto, imposto e comunque non concordato in anticipo”. Inoltre, invece di accontentarsi di elargizioni libere, i tre avrebbero preteso “somme aggiuntive e spropositate”, arrivando ad aggredire fisicamente e verbalmente i poveri malcapitati.