Ai funerali di Stato di Roberto Maroni, ex ministro ed ex governatore della Lombardia, c’erano anche la premier Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato, i due vicepremier ecc.
La salma di Roberto Maroni, ex ministro ed ex governatore della Lombardia, in una bara color legno chiaro con alcuni fiori bianchi sopra, è stata trasportata tra gli applausi dei cittadini dentro la basilica di San Vittore, a Varese.
Alle esequie di Stato di Maroni, morto il 22 novembre scorso dopo aver dovuto affrontare una lunga malattia, c’erano, tra gli altri, anche la premier Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato, alcuni ministri e anche i due vicepremier. Hanno accompagnato il feretro in chiesa moglie, figli, e parenti stretti dell’ex ministro.
A dire messa per i funerali di Maroni, monsignor Giuseppe Vegezzi, vescovo ausiliare diocesi Milano. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che era arrivato ieri a Varese per rendere omaggio al feretro custodito in una casa funeraria, ha ricordato Maroni come un uomo che aveva grandi capacità dal punto di vista organizzativo e qualità umane, molto cordiale «anche contro gli avversari politici».
Durante l’omelia, monsignor Vegezzi ha elogiato le qualità dell’ex governatore lombardo, in particolare il suo essere proteso all’ascolto e l’essere semplice. Vegezzi spiega che Maroni ha tentato di vivere «la politica nel segno della concretezza ambrosiana del bene. Le sue origini di questa terra le ha sempre vissute con semplicità».
Le parole del figlio di Roberto Maroni
Alla fine della cerimonia il figlio di Roberto Maroni, Filippo, ha letto un commovente ricordo in merito a suo padre:«Lontano dalla famiglia, rimanevi fuori da molte cose, dai problemi di tutti i giorni, ma sapevamo che ci volevi bene». Il figlio ricorda anche quando, talvolta, «anche durante un film chiedevi: “Metti in pausa”. Poi ci abbracciavi e ci dicevi: “Vi voglio bene”».
A ricordare Roberto Maroni, anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che raggiunti in piazza fuori dalla basilica i familiari dell’ex ministro, ha detto di lui, che era un uomo «capace di grande visione e grande concretezza». Il presidente del Consiglio ha inoltre sottolineato che « l’Italia sia stata fortunata a poter contare su una persona così nelle sue istituzioni».