Un bambino di 8 anni ha ritrovato una bomba a mano al cimitero di Levizzano (Reggio Emilia). Sono dovuti intervenire carabinieri e artificieri
Particolare ma anche rischioso ritrovamento, quello compiuto da un bambino di quasi 8 anni mentre si svolgeva la sepoltura del nonno materno, in un cimitero in provincia di Reggio Emilia.
Nel mezzo della terra scavata per seppellire la bara del nonno materno, il bambino ha trovato una bomba a mano che risale al periodo della seconda guerra mondiale, bomba non esplosa e oltretutto funzionante. Il fatto è occorso lunedì scorso, 21 novembre. Al cimitero di Levizzano, frazione di Baiso (Reggio Emilia), sono dovuti sopraggiungere i militari dell’Arma dei carabinieri per mettere in sicurezza il cimitero e l’area circostante.
La bomba a mano, fabbricata in Gran Bretagna e che risale alla seconda guerra mondiale, è stata brillare ieri, 24 novembre, dagli artificieri piacentini, specialisti fatti giungere in loco appositamente.
A svelare come è occorso il ritrovamento della bomba a mano, occorso per caso, è stato il papà del bambino, come riporta Il Resto del Carlino. L’allerta sarebbe scattata grazie all’uomo, ex carabiniere che si intende di armi, resosi subito conto della pericolosità dell’ordigno che il figlio aveva raccolto per terra. A quel punto, ha subito contattato i carabinieri.
L’uomo, a Il Resto del Carlino, ha raccontato:«Gli operatori comunali del cimitero avevano scavato una fossa di circa 2 metri. Mio figlio si è avvicinato per andare a mettere un fiore sulla tomba del nonno e poi, a un certo punto, ha notato uno strano oggetto emerso durante lo scavo della terra; lo ha raccolto e me lo ha portato per farmelo vedere. Ovviamente, non era affatto cosciente della sua pericolosità».
Il padre del bambino, però, come detto, ha intuito la pericolosità dell’oggetto e lo ha condotto via, mettendolo accanto a un muro del cimitero prima di contattare i carabinieri, spiegando sia cos’era successo, e parlando anche del rischio dovuto all’ordigno che, tra l’altro, aveva la spoletta già aperta. L’uomo spiega che se solo pensa a quello che è successo a suo figlio «vengono i brividi», in quanto, chiaramente, un bambino non percepisce tale pericolo. Fortunatamente, ogni cosa si è risolta al meglio.
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