Russia: “Gli attacchi alle infrastrutture ucraine sono una risposta per la fornitura delle armi occidentali”. Così il rappresentante alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, davanti al Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche del suo paese definendoli un atto di “terrorismo energetico“. Il premier ha parlato nelle scorse ore nel corso di una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, tramite collegamento video.
Nel suo discorso, Zelensky ha riportato come l’Ucraina sia stata colpita da quasi 70 missili soltanto nella giornata di mercoledì, e che a finire distrutti sarebbero stati ospedali, scuole, mezzi di trasporto e diverse aree residenziali.
“Quando fuori la temperatura è sotto lo zero e decine di milioni di persone rimangono senza elettricità, riscaldamento e acqua a causa dei missili russi che colpiscono le strutture energetiche, questo è un evidente crimine contro l’umanità“, ha incalzato il presidente ucraino davanti al Consiglio di sicurezza. E ha poi lanciato un appello affinché i paesi occidentali possano intraprendere azioni concrete per fermare la Russia e i suoi attacchi.
La Russia risponde alle accuse: “Risposta contro i rifornimenti occidentali”
Dal canto loro, anche i leader presenti al Consiglio hanno criticato l’atteggiamento della Russia. Nello specifico, l’ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha affermato che Mosca “sta chiaramente armando l’inverno per infliggere immense sofferenze al popolo ucraino”. E ha accusato poi il Cremlino di aver tentato di “congelare” il paese, per spingerlo alla sottomissione.
L’ambasciatore norvegese alle Nazioni Unite, Mona Juul, ha invece evidenziato che l’obiettivo della Russia “sembra essere quello di terrorizzare la popolazione”. Ma a prendere parola al Consiglio è stato anche l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, che ha difeso la linea del Paese spiegando che si tratta soltanto di un sistema di difesa.
“I paesi occidentali stanno cercando di stabilire la loro egemonia geopolitica sul potere e la vita degli ucraini”, ha sottolineato il diplomatico russo. Gli attacchi alle infrastrutture dell’Ucraina perpetrati con i missili lanciati nel corso delle ultime ore sono dunque parte di un sistema di difesa aerea del paese. Una difesa, questa, che proseguirà per limitare il potenziale militare ucraino, almeno fino a quando Kiev non adotterà una “posizione negoziale realistica”.
“Per ora, ciò che ci viene proposto da Zelensky e i suoi associati non sono affatto proposte di pace, ma soltanto minacce e ultimatum sconsiderati. L’Ucraina incoraggia una linea irresponsabile”, ha poi incalzato Vassily. “Stiamo attaccando le infrastrutture in Ucraina in risposta all’uso di armi occidentali e agli sconsiderati appelli di Kiev per una vittoria militare sulla Russia”, ha quindi ribadito il rappresentante russo alle Nazioni Unite.