Alla fine, volente o nolente, l’ha preso, in maniera quasi costrittiva visto che avrebbe perso sicuramente la battaglia legale per Twitter. Così, Elon Musk si rimbocca le maniche, con una idea sui generis.
Per risollevare il noto social di notizie e microblogging californiano, il neo CEO ha deciso di migliorare la funzionalità di ricerca del sito web, avvalendosi dell’aiuto del prolifico George Hotz, un po’ hacker un po’ critico di lunga data.
Nell’arco di uno stage di 12 settimane, Hotz promette di “aggiustare” la ricerca su Twitter e introdurre funzionalità completamente nuove, come la possibilità di cercare all’interno dei tweet apprezzati. E’ stata la prima persona al mondo a eseguire il jailbreak dell’iPhone, la nuova sfida lo affascina, stavolta appare molto più deciso rispetto al primo rifiuto di Musk, di entrare in Tesla. Sembra che i due abbiano messo da parte le loro divergenze per un reciproco interesse a costruire un motore di ricerca Twitter migliore.
Hotz ha offerto i suoi servizi in cambio del costo della vita a San Francisco, e Musk apparentemente ha accettato l’offerta. Il noto hacker ha iniziato con la documentazione, con l’obiettivo dichiarato di implementare il social di funzionalità, quelle in primis che sono all’ordine del giorno in altri motori di ricerca. In cima alla lista dei desiderata c’è la capacità di fornire risultati pertinenti che non contengono le parole esatte utilizzate in una query.
Inoltre, Hotz sta raccogliendo idee per fornire risultati di completamento automatico più contestuali, come per esempio quando gli utenti digitano “da:” nella casella di ricerca. Indipendentemente dal suo operato, la nuova spinta di Elon Musk, numeri alla mano, sta dando dei frutti: lo stesso CEO del social californiano ha comunicato che gli utenti attivi giornalieri di Twitter sono aumentati di 1,6 milioni nell’ultima settimana.
“In termini di assunzioni, le persone che sono brave a scrivere codice sono la massima priorità“. Questo il mantra di Elon Musk per Twitter, una strategia che sta avendo qualche problema, soprattutto in relazione ai tantissimi licenziamenti in atto, che hanno superato le 7500 persone. Lo sviluppatore George Hotz lavorerà per tre mesi al fianco di Musk per migliorare lo strumento di ricerca del social network. L’idea dell’hacker è offrire una alternativa equivalente all’Autopilot di Tesla, una possibilità che Musk aveva bollato come impossibile. Ma con quell’informatico statunitense, di Hackensack, capace di violare i sistemi di sicurezza Apple e di Sony, tutto è possibile.
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