Ue all’Italia: “Salvare vite è un imperativo umanitario”

Durante il dibattito al Parlamento europeo sul tema migranti, diversi sono stati gli interventi che sottolineano come salvare vite umane sia un obbligo.

Ennesimo richiamo dell’Unione europea all’Italia sulla questione migranti. Sebbene non si esplicito il riferimento al nostro Paese questa mattina durante il dibattito al Parlamento europeo il vice presidente della Commissione Margaritis Schinas ha dichiarato che “Il soccorso in mare è un obbligo legale per gli Stati membri sotto la legge Ue e la legge internazionale. Indipendentemente da come persone siano finite in questa situazione. Tutti devono lavorare insieme per una risposta comune, con la priorità di salvare vite“.

Dobbiamo fare pieno uso del meccanismo volontario di solidarietà – ha continuato Schinas – che abbiamo concordato sotto la presidenza francese dell’Ue. Abbiamo approvato una dichiarazione di solidarietà a giugno, che è stato un grande successo nei nostri amici francesi, e migliaia di ricollocamenti sono già disponibili. Ovviamente è un meccanismo temporaneo ma è anche un possibile ponte per un futuro sistema permanente sotto la legge Ue che vogliamo vedere con il Pacchetto per le migrazioni“.

UNA SFIDA EUROPEA

Rivoltosi direttamente al nostro Paese il presidente del Ppe Manfred Weber afferma: “All’Italia dico che questa è una sfida europea e non italiana, dall’Europa serve più solidarietà. Francia e Germania non hanno rispettato le promesse sui ricollocamenti, cosi non si va avanti. Siamo alle porte di una nuova crisi migratoria, gli arrivi sono già superiori al 2016-2017. La politica migratoria europea finora ha fallito.

La difesa dei confini europei però deve rimanere fondamentale. Gli stati decidono chi entra in Europa, non la mafia. Nel sud del Mediterraneo la decisione sui rimpatri deve essere rapida, servono accordi di rimpatrio migliori”, ha concluso il leader dei popolari” conclude Weber.

IMPERATIVO UMANO

Durante il dibattito Mikulas Bek, ministro della Repubblica ceca per gli Affari europei, ha voluto sottolineare che “ogni perdita di vita umana sulle rotte irregolari dei migranti verso l’Europa è inaccettabile. I recenti avvenimenti nel centro del Mediterraneo hanno riportato in prima linea questo tema. Dare assistenza alle persone in pericolo in mare è un imperativo umanitario e un obbligo di tutti i Paesi e capitani di nave sotto il diritto internazionale. È cruciale che ogni attore rispetti le regole internazionali ed europee e che il porto più vicino per lo sbarco venga definito senza ritardi“.

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