Crisi energetica, la Commissione Ue propone un tetto al prezzo gas: “Proteggere famiglie, imprese e consumatori vulnerabili con sostegni mirati e prezzi regolamentati”.
Con la Russia che ha minacciato di limitare le forniture di gas all’Europa a partire da lunedì 28 novembre, la Commissione Europea propone di introdurre un meccanismo di correzione di mercato imponendo un tetto al prezzo energetico.
Sulla proposta avanzata dalla Commissione Europea si è espresso anche il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni: “Questo è un segnale, ma sul fatto che sia sufficiente….vedremo”, ha spiegato il commissario rispondendo ai corrispondenti delle tv italiane a Strasburgo.
Il benchmark europeo del gas, TTF, è salito di oltre l’8% martedì, schizzando a 124,50 euro per megawattora. A causa dello scoppio della guerra, ad agosto i prezzi sono aumentati a oltre 300 euro per megawattora, con la Russia che ha interrotto le forniture verso l’Europa occidentale chiudendo la linea Nord Stream 1 che passa per la Germania.
Anche alla luce dell’ennesima minaccia di Mosca, la strategia della Commissione Europea è quella di introdurre un meccanismo di correzione di mercato del gas naturale, applicando un tetto al prezzo fissato a 275 euro al megawattora sui derivati sul TTF con consegna a un mese. Tale tetto massimo, viene spiegato, scatterebbe nel caso in cui sussistano due condizioni: ovvero nel caso in cui il prezzo di liquidazione del derivato a un mese del TTF superi i 275 euro al megawattora per due settimane, e nel caso in cui prezzi siano più alti di almeno 58 euro del prezzo di riferimento del gas naturale liquefatto per dieci giorni consecutivi di scambi nell’arco di due settimane.
Come illustrato dalla commissaria europea all’Energia Kadri Simson, in un discorso tenuto in conferenza stampa a Strasburgo, tale proposta “deve tenere conto delle preoccupazioni per la sicurezza delle forniture”, con un tetto che però “deve essere alto abbastanza” così da scongiurare un “aumento dei consumi” energetici. Chiaramente, ha poi incalzato la commissaria, sarà necessario per i Paesi membri applicare ulteriori misure di contenimento per affrontare la crisi energetica. Anzitutto, fondamentale è fornire a famiglie e imprese “sostegni mirati”, così da proteggere i consumatori “vulnerabili” applicando dei “prezzi regolamentati”.
Inoltre, diventa importante anche sviluppare attivamente diversi punti: “promuovere sviluppi salariali che proteggano il potere d’acquisto dei salariati, limitando al tempo stesso gli effetti secondari sull’inflazione; sviluppare e adattare il sistema di supporto sociale secondo necessità; migliorare ulteriormente le politiche attive del mercato del lavoro e affrontare le carenze di competenze; garantire l’effettivo coinvolgimento delle parti sociali nel processo decisionale e rafforzare la dimensione sociale; migliorare ulteriormente il contesto imprenditoriale e preservare la stabilità macrofinanziaria“.
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