Sarebbe stato lo zio della giovane a indicare dove potrebbe essere stata sepolta Saman Abbas, in un casolare non lontano da dove abitava. Un corpo è stato rinvenuto, sono in corso i rilievi del caso.
Sarebbe stato lo zio di Saman, Danish, a indicare agli investigatori il casolare in rovina dove la 18enne potrebbe essere stata sepolta durante la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021. Lo zio, 34 anni, è quello che avrebbe assassinato la ragazza, con molta probabilità soffocandola.
Danish Hasnain è finito in manette a Parigi il 22 settembre 2021 e l’estradizione è avvenuta nel nostro Paese nel gennaio scorso. Lo zio di Saman lavorava nella stessa impresa agricola dove lavorava tutto il clan degli Abbas. Il 34enne ha sempre negato di essere coinvolto nel delitto di cui è accusato con i genitori di Saman, Shabbar e Nazia e i cugini.
«Sono stato incastrato dalle parole del fratellino di Saman per una storia di eredità, ma io non c’entro niente con la scomparsa», aveva detto quando il gip lo aveva interrogato sulla sparizione di Saman.
La marcia indietro
Venerdì scorso la marcia indietro con una “soffiata” probabilmente motivata dal fatto di “alleggerire” la propria posizione dopo che è stato arrestato in Pakistan Shabbar Abbas. Nel pomeriggio di venerdì la polizia penitenziaria si sarebbe recata in carcere per prelevare Hasnain e portarlo al casolare di Novellara, il cui sopralluogo era stato già fatto mesi fa.
Qui avrebbe indicato ai carabinieri il punto in cui scavare, come riporta Il Corriere della Sera che spiega che sebbene fonti giudiziarie abbiano dato conferma in merito a questa cosa, per il momento però i legali del pakistano non commentano così come il procuratore di Reggio Emilia che va con molta cautela:«C’è una perizia in corso, non è una situazione facile».
I resti umani si troverebbero a due metri di profondità, in un sacco nero. Per esumare il cadavere e fare l’esame del Dna si dovrà richiedere un incidente probatorio alla Corte di Assise dato che il processo è previsto per il mese di febbraio.
I giudici si occuperanno di nominare un perito per cominciare i vari accertamenti. I tempi potrebbero diventare molto lunghi dato che gli atti dovranno essere notificati al padre di Saman in Pakistan. Per ora, l’unica latitante resta la moglie dell’uomo.