Le due donne hanno avuto due gemelli con un’inseminazione artificiale in Spagna. Chiedevano di essere riconosciute entrambe come genitrici dei bimbi.
Ma il tribunale ha respinto la loro richiesta. All’anagrafe la madre dei due gemellini rimarrà una soltanto: la donna che li ha fatti nascere.
Doppia genitorialità, il tribunale di Arezzo dice no. Respinto dai giudici aretini il ricorso di due donne di Anghiari che chiedevano ambedue il riconoscimento della genitorialità e non soltanto alla donna che ha partorito i figli.
Le due donne avevano avuto i figli attraverso un’inseminazione artificiale praticata in Spagna, con il successivo trasferimento e impianto degli ovociti nell’utero della compagna. Dopo la decisione del tribunale all’anagrafe le mamma dei gemelli continuerà dunque a essere una sola. Vale a dire la donna che li ha fatti nascere portandoli alla luce.
Nel ricorso che aveva presentato le due donne si facevano forza del fatto di essere entrambe le madri biologiche, dato che gli ovuli impiantati nella donna che partorito dopo aver portato avanti la gravidanza provenivano dalla sua compagna.
Due mamme per due gemelli: i giudici dicono no
Ma il tribunale ha respinto la loro richiesta. I giudici di Arezzo riconoscono il “concreto rapporto genitoriale non solo intenzionale ed affettivo ma anche biologico tra i minori ed entrambe le ricorrenti”. Ma “l‘esigenza di tutela dell’interesse dei minori – scrive il tribunale – allo stato della legislazione vigente, non può legittimare il tribunale a sostituire le proprie valutazioni con quelle spettanti esclusivamente al legislatore”.
La sezione civile del tribunale aretino sottolinea quindi nella sua sentenza che il compito di regolare queste situazioni spetta anzitutto al legislatore e non ai giudici.
Inaggirabile la legge 40
Nel caso in questione la coppia arcobaleno è formata da due donne unitesi civilmente il 5 giugno 2021 dopo dieci anni di unione sentimentale. Lo ricorda il Corriere di Arezzo. Il 14 giugno 2022 una delle due donne ha partorito all’ospedale San Donato due gemelli dopo il “transfer embrionale” da parte dell’altra donna che ha compartecipato con la fecondazione artificiale dell’ovulo. I due bimbi crescono con le due donne. Ma l’ufficiale di stato civile del comune di Anghiari ha fatto opposizione alla rettifica dell’atto di nascita con l’integrazione del cognome di quella che oggi viene detta “madre intenzionale” a fianco di quello della madre partoriente.
Così prevede l’articolo 4 comma 3 della legge 40 del 2004. Un ostacolo inaggirabile anche per il ricorso presentato dalle due donne. Il collegio dei giudici di Arezzo ha accolto l’opposizione del Ministero dell’Interno e del Comune di Anghiari. Adesso la coppia arcobaleno potrebbe tentare la via dell’adozione.