Nelle principali città italiane gli studenti di scuola e università sono scesi in piazza per protestare contro le decisioni del governo in merito all’istruzione e chiedere finanziamenti e un nuovo approccio da parte del ministero.
“Chiediamo di parlare col Governo ma non ci aspettiamo molto, vogliamo un altro modello di scuola. Non ci piace la dicitura Ministero dell’Istruzione e del Merito“. Con queste parole gli studenti sono oggi scesi in piazza in tutta Italia per protestare contro il Governo Meloni e per chiedere una gestione nuova e diversa dell’istruzione nel nostro Paese.
La protesta è organizzata da Rete degli Studenti Medi, Unione degli Universitari e collettivi locali con cortei, presidi e assemblee in decine di città in tutta Italia. “Abbiamo chiesto a questo nuovo governo di abbandonare la retorica della meritocrazia e di provare a ragionare di un chiaro e netto investimento sul futuro dell’istruzione di questo Paese” si legge in una nota diffusa dagli organizzatori della manifestazione. “A oggi invece tutto ciò che abbiamo ricevuto sono state silenzio e manganellate. Nessuno parla di scuola e università nella legge di bilancio ormai alle porte. Questo governo ha un solo merito: quello di non averne nessuno“.
I partecipanti fanno sapere che questo è solo l’inizio di una serie di manifestazioni e iniziative sul tema. “La prima data di mobilitazione studentesca nazionale di questo autunno, la prima dal governo Meloni. Da Roma a Palermo, saremo in tutte le città d’Italia per riempire le piazze, le scuole, le università. Una mobilitazione ampia e plurale, per chiedere investimenti strutturali su diritto allo studio, ambiente, lavoro e salute mentale. Vogliamo essere ascoltati. Perché questo governo ha un solo merito: quello di non averne alcuno. Noi ci siamo e siamo pronti. Vogliamo tutto“.
Il bersaglio principale delle proteste è la presidente del Consiglio, tacciata di aderire all’ideologia fascista. “Meloni è il simbolo del nuovo fascismo che striscia e dilaga, che ci opprime e che ci fa morire nell’alternanza scuola lavoro” affermano gli studenti a Milano che hanno chiamato la loro manifestazione “No Meloni Day” a Milano.
“No governo Meloni No scuola azienda” è il messaggio dei ragazzi di Torino, “Il ministero dell’Istruzione del governo Meloni – affermano gli studenti – è diventato il ministero ‘merito’. A guidarlo Giuseppe Valditara, tra i responsabili della riforma Gelmini che tagliò 10 miliardi di euro alla scuola tra 2008 e 2010. Non c’è nessuna vera meritocrazia in un sistema scolastico con sempre meno diritto allo studio. Mediamente 100mila studenti ogni anno abbandonano la scuola”.
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