Ancora una provocazione da parte di Kim Jong-un. In un mese lanciati 35 missili. Sono 88 invece i lanci nel 2002, mai un numero così alto.
Secondo Tokyo l’ultimo razzo lanciato da nordcoreani avrebbe potuto colpire anche gli Stati Uniti d’America.
La Corea del Nord ha lanciato un altro missile balistico: è il 35esimo lancio nel mese di novembre. Secondo Corea del Sud e Giappone, Pyongyang avrebbe lanciato un missile intercontinentale. Si trattrebbe di un ICBM (Intercontinental Ballistic Missile), potenzialmente capace di raggiungere e colpire anche il suolo degli Stati Uniti d’America.
Secondo il ministero della Difesa giapponese, il missile, lanciato dai nordcoreani alle 10:14 locali (le 2:14 italiane), sarebbe stato diretto nella zona economica esclusiva a largo dell’isola di Hokkaido, nel nord del Giappone.
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha definito «assolutamente inaccettabile» il nuovo lancio missilistico da parte nordcoreana. «Il missile balistico lanciato dalla Corea del Nord – hanno detto i media giapponesi – si ritiene sia atterrato nella nostra zona economica esclusiva (Zee) a ovest di Hokkaido». Si tratta di una zona che si estende fino a 200 miglia nautiche dalla costa nipponica.
Un lancio “telefonato” dopo il G20
Quello lanciato oggi dalla Corea del Nord per molti era un missile “annunciato”. Il lancio giunge dopo il G20 e le consultazioni tra Usa, Corea del Sud e Giappone incentrate proprio sulla minaccia rappresentata dalla Nord Corea e sul rinforzo delle contromisure militari per arginare l’aggressività del regime di Kim Jong-un.
Già nella giornata di ieri era giunta la prima risposta dalla Corea del Nord. La ministra degli Esteri di Pyongyang, Choe Son Hui, aveva messo in guardia che «più gli americani parlano di deterrente bluffano con la loro attività militare nella penisola coreana, più feroce sarà la nostra reazione». Il capo della diplomazia nordcoreana aveva parlato dell’apertura di «una fase imprevedibile». Alle sue parole aveva fatto seguito il lancio di un missile a corto raggio, il razzo numero 34 a novembre. Un messaggio ribadito e rafforzato dalla partenza del missile intercontinentale di oggi. Il razzo è partito da una base nelle immediate vicinanze di Pyongyang e finito nell’oceano, dentro la «Zona economica esclusiva» del Giappone.
Il premier giapponese Fumio Kishida, in Thailandia per il vertice dell’Apec (i Paesi del Pacifico), ha ribadito: «Abbiamo detto a Pyongyang che non possiamo tollerare queste azioni». Ma dall’inizio del 2022 il regime nordcoreano ha lanciato la bellezza di 88 missili. È il quantitativo più alto di sempre nella storia della rincorsa della Corea del Nord alle armi di sterminio di massa.