La traiettoria del missile caduto in territorio polacco facendo due morti è stata tracciata da un aereo della Nato.
È la convinzione comune che si sta facendo strada tra gli alleati occidentali. Per ora la Polonia sembra non volersi avvalere dell’articolo 4 dell’Alleanza atlantica.
Per ora Varsavia – a quanto si è appreso – non sembra avere intenzione di invocare l’articolo 4 della Nato. Si tratta dell’articolo secondo cui “le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti siano minacciate”.
Ancora non si sa se la Polonia è intenzionata a farlo più avanti. Stando ad alcune indicazioni il razzo caduto sul villaggio polacco di Przewodow sarebbe un missile antiaereo che proveniva dall’Ucraina. A dirlo sarebbe stato l presidente americano Joe Biden ai leader del G7, riferisce l’ANSA. Il leader della Casa Bianca avrebbe anche specificato che si trattava di un razzo del sistema S-300. Dopo l’incontro urgente con gli alleati a Bali, a margine del G20, Biden ha detto che appare improbabile che il missile sia stato lanciato dai russi. “Questo è dovuto all’analisi della traiettoria ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull’accaduto”.
Insieme agli leader, ha aggiunto Biden, si è deciso all’unanimità, di procedere prima con l’indagine per ricostruire esattamente quanto accaduto. Poi si deciderà come rispondere collettivamente.
Un aereo Nato ha tracciato il missile
Un aereo dell’Alleanza atlantica che sorvolava lo spazio aereo polacco ha tracciato il missile caduto nel villaggio sul confine orientale con l’Ucraina. L’esplosione ha provocato due morti. Lo ha rivelato alla Cnn un funzionario militare della Nato. “Le informazioni con le tracce radar sono state fornite alla Nato e alla Polonia”, ha spiegato il funzionario militare. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina gli aerei della Nato sorvegliano con regolarità i confini del Paese. Il funzionario dell’Alleanza non ha specificato chi ha lanciato il razzo né da dove sia partito.
In una nota congiunta diffusa dalla Ue, i leader del G7 e della Nato hanno condannato gli attacchi (oltre 100 missili) lanciati ieri da Mosca su città e infrastrutture civili dell’Ucraina. Hanno anche informato che si è discusso sul missile caduto nella zona orientale della Polonia, non distante dal confine ucraino, ribadendo la necessità di indagini sull’episodio.
Intanto a Bali il presidente turco Erdogan ha gettato acqua sul fuoco: “Non dobbiamo insistere sul fatto che il missile caduto in Polonia sia stato lanciato dalla Russia, sarebbe una provocazione”, ha detto Erdogan facendo eco alle parole di Biden e alla dichiarazione G7-Nato. Mosca nel frattempo continua a ribadire di “non avere nulla a che fare con l’incidente”. “È possibile che si tratti di un errore tecnico”, ha sottolineato il presidente turco. “Dobbiamo portare il prima possibile Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, la pace può arrivare solo dal dialogo, ci stiamo impegnando per questo, appena torno sarò al telefono con Putin”, ha aggiunto Erdogan.