Debito pubblico italiano ancora in calo, ma è presto per cantare vittoria

Gli ultimi aggiornamenti di Bakitalia mostrano che anche a settembre il debito pubblico italiano è diminuito.

Ma è decisamente troppo presto per cantare vittoria: sul fronte del deficit l’Italia rimane un osservato speciale da parte di Bruxelles.

A sorpresa il debito pubblico italiano è nuovamente in calo a settembre. Prosegue dunque la tendenza alla diminuzione già segnalata nel mese precedente di agosto. L’aggiornamento sul debito pubblico arriva coi dati forniti dalla Banca d’Italia: sono 16,2 i miliardi in meno per l’Italia.

Tuttavia è presto per esultare: lo stato di allerta per il debito pubblico italiano resta ancora a livelli di guardia.

Quanto è calato il debito pubblico italiano

Bankitalia ha comunicato i dati sull’indebitamento italiano a settembre: il debito pubblico italiano si attesta a 2.741,6 miliardi di euro. Rispetto ad agosto il calo è di 16,2 miliardi.

Più nel dettaglio, ecco l’andamento del debito:

debito delle amministrazioni centrali: calato di 16,5 miliardi;

debito delle amministrazioni locali: aumentato di 0,2 miliardi;

debito enti di previdenza: stabile

Nella nota di Bankitalia si osserva poi che il “fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (13,8 miliardi) è stato più che compensato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (31,9 miliardi, a 48,1). L’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente aumentato il debito di 1,9 miliardi.”

Il debito va giù, ma l’Italia resta sotto osservazione

Ma è presto per cantare vittoria: l’Italia ha sul groppone un debito che viaggia ben al di là della cifra ‘monstre’ di 2.000 miliardi di euro (ricordiamo che solo a giugno aveva toccato il suo massimo storico). Come fa osservare Money.it, perciò la notizia di un calo del debito per due mesi di fila è buona soltanto a metà. Il nostro Paese resta un osservato speciale sul debito, la spesa pubblica, il rapporto tra debito pubblico e Pil. La Commissione Ue lo ha detto in maniera chiara nelle sue previsioni economiche per l’autunno: il calo del debito è stato trainato anche dalla crescita economica italiana. Che però nel 2024 dovrebbe rallentare, se non arrestarsi. Frenando così anche il calo del debito pubblico.

Il prossimo anno il calo della spesa primaria in Italia, unito allo stop ai sostegni per l’energia (tutto da valutare vstto l’andamento altalenante dei prezzi del gas), verrà compensato da una maggior spesa per le pensioni a causa dell’indicizzazione all’inflazione. “È probabile che i rendimenti obbligazionari continuino a esercitare pressione sui costi del servizio del debito, con la spesa per interessi che rimane al 4,0% del Pil”, ha ricordato l’Unione europea al nostro Paese.

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