In un solo giorno, la donna al volante, 44 anni, sulla sua auto fece anche 5 passaggi. Ora Autostrade vuole indietro 6632 euro
Beccata una donna di 44 anni che faceva la “furbetta” del Telepass. Deve ad Autostrade più di 6 mila euro per, in complesso, 145 passaggi al casello non pagati.
La donna viaggiava a bordo di una Peugeot che correva in autostrada in una tratta che dalla Lombardia arriva in Toscana, senza pagare mezzo euro. Ma come faceva a passare senza pagare? Ebbene, la tecnica adottata era la seguente: l’auto si metteva in fila con altri veicoli e passava di corsa, “al volo”, la barriera del Telepass, sfruttando la scia del veicolo che era davanti a lei.
Un gioco pericoloso che al di là del fatto che sia una truffa, avrebbe anche potuto provocare incidenti. Autostrade per l’Italia ha sporto denuncia contro la donna e le ha chiesto di risarcire il danno con più di 6 mila euro, ossia la cifra che corrisponde ai pedaggi che la donna non avrebbe versato. Da quanto riportano i media della Toscana, pare che la vicenda risalga a quattro anni fa, ossia al 2018, in un periodo che va tra luglio e dicembre di quell’anno.
Tra l’altro, c’è un altro dettaglio: il 5 agosto 2018, la donna avrebbe effettuato 5 passaggi al casello, non pagando, in una sola giornata. La 44enne si sarebbe diretta diverse volte in Toscana, partendo da Milano per poi rientrare. Sarebbe uscita dai caselli adottando la suddetta tecnica. Nello specifico, sarebbe uscita dai caselli di Firenze, Pisa, Lucca, Bologna, Milano, Bergamo, per citarne alcuni. Naturalmente, senza spendere un euro.
Come avrebbe fatto? Un vero e proprio gioco di velocità. La donna metteva in atto un piano che avrebbe rodato più volte, ovvero quello di mettersi in fila nella corsia riservata ai possessori di Telepass, mettendosi con la Peugeot dietro a uno dei veicoli che aveva davanti. Ora, il meccanismo del Telepass è programmato per fare in modo che la sbarra si sollevi in modo automatico ogni volta che passa un’auto che è in possesso del dispositivo.
Quindi la 44enne ha azzardato un gioco di velocità, riuscendo a tallonare l’auto che aveva davanti evitando il rischio più grande, ossia l’impatto con la sbarra che si chiudeva.