Zelensky dice no a un terzo accordo di Minsk. Russia, no a proposte Kiev

Il leader ucraino, intervenuto nel corso del G20, ha asserito che il conflitto della Russia «deve terminare ora», ma anche escluso che ci sarà una terza intesa di Minsk

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, intervenuto durante il G20, ha affermato che il conflitto della Russia deve terminare “ora”, ma anche scartato l’ipotesi di un eventuale terzo “accordo di Minsk”, riferendosi alle due intese fallite per cessare il fuoco tra Russia e Ucraina in merito allo status del Donbas.

Zelensky-meteoweek.com

Su questo punto ribatte il portavoce russo Peskov, che vede nel rifiuto di un terzo accordo di Minsk, la conferma del fatto che l’Ucraina è riluttante in merito alle trattative.  «La Russia continua a perseguire i suoi obiettivi nell’operazione militare in Ucraina perché Kiev rifiuta i negoziati», ha detto Peskov come riporta la Tass. Anche il ministro degli Esteri Serghei Lavrov rigetta le proposte da Kiev, asserendo che sono «non realistiche e non adeguate».

A detta del leader ucraino, la sua nazione «è sempre stata un leader negli sforzi di mantenimento della pace e il mondo lo ha visto. E se la Russia dice che presumibilmente vuole porre fine a questa guerra, lascia che lo dimostri con le azioni. Non ci si può fidare delle parole della Russia e non ci sarà alcun ‘Minsk-3’ che la Russia violerà immediatamente dopo la conclusione». 

Secondo il portavoce russo, tale affermazione del leader ucraino evidenzia la volontà da parte dell’Ucraina di non trattare con la Russia. Il ministero degli Esteri russo, da quanto si apprende, sarebbe rimasto nella stanza del vertice mentre Zelensky si rivolgeva ai leader G20. E allo stesso modo, quando è toccato parlare a Lavrov, i vari capi di governo sono rimasti in sala.

Lavrov ha sottolineato di voler assistere a «fatti concreti, e non parole» sull’influenza che l’Occidente ha su Zelensky affinché accetti di trattare. «Altri Paesi sono sempre più convinti che il conflitto in Ucraina sia stato provocato da Washington», ha detto. «Per quanto riguarda l’argomento ucraino, sia gli Stati Uniti che tutti i suoi alleati sono stati piuttosto aggressivi durante le discussioni di oggi, accusando la Russia, come si suol dire, di aggressione non provocata contro l’Ucraina. Ma altri Paesi sono convinti che l’aggressione sia stata provocata da loro», ha chiosato.

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