Rapisce neonato per compiere sacrificio umano: “Volevo resuscitare mio padre”. In manette la 25enne. Avrebbe convinto con l’inganno la madre a farsi consegnare il piccolino.
Terribile rapimento, quello avvenuto nei giorni scorsi. Secondo quanto si apprende, una donna avrebbe sottratto un neonato ai suoi genitori con l’intento di svolgere rituale esoterico.
Come spiegato dalle forze dell’ordine, la 25enne avrebbe rapito il piccolo per compiere un sacrificio umano, e riportare così in vita suo padre. La donna è stata arrestata dalla polizia, ed è finita sotto indagine.
“Ha rapito il neonato per sacrificarlo in un rito”
Per riportare in vita suo padre, morto un mese fa, una donna di 25 anni avrebbe rapito un bambino di appena due mesi dai suoi genitori. La giovane, riportano i quotidiani locali, avrebbe infatti sottratto il piccolino con l’intento di sacrificarlo, e compiere un rito che potesse resuscitare il parente defunto.
Il rapimento sarebbe avvenuto nella giornata di giovedì scorso, 10 novembre. A lanciare l’allarme sarebbe stata la madre del piccolino, che avrebbe spiegato alle autorità come la coppia aveva incontrato per la prima volta la rapitrice al reparto maternità dell’ospedale di Safdarjung. In quella prima occasione si era presentata ai neogenitori come membro di una ONG che lavorava per i neonati e le loro madri.
Sempre in quella primissima circostanza, la donna era riuscita a farsi dare il loro indirizzo di casa, con il pretesto di esaminare a titolo gratuito la crescita del neonato. Il 9 novembre si sarebbe recata presso l’abitazione in questione per effettuare un primo “controllo”. E ancora, il giorno dopo sarebbe tornata a bussare alla porta di casa, convincendo con l’inganno la madre a consegnarle il bambino. Insieme a lei vi sarebbe stata anche la nipote di 21 anni.
Secondo quanto è stato ricostruito dalle forze dell’ordine indiane, la 25enne avrebbe trascorso la notte con il bambino e la ragazzina, girando con la sua auto per le strade di Delhi, mentre attendeva il momento migliore per compiere il sacrificio. Fortunatamente, prima che potesse mettere in atto il suo folle piano, la polizia del distretto sud-orientale è riuscita rintracciare la sua posizione. La donna è stata così arrestata dalla zona di Kotla Mubarakpur, a sud di Delhi. Il piccolino, sebbene abbia passato diverse ore a digiuno, sarebbe stato salvato e si troverebbe ora in buone condizioni, hanno fatto sapere le fonti di polizia.
“Abbiamo arrestato la donna, identificata dal suo unico nome come Sweta, e la stiamo interrogando per accertare chi l’abbia influenzata a rapire il bambino allo scopo di sacrificarlo e resuscitare il padre morto. Dal momento che la donna ha precedenti penali – è stata precedentemente coinvolta in due casi di rapina e furto con scasso – è restia a confessare. Non sta collaborando con noi e sta fuorviando le indagini, dando risposte vaghe”, ha raccontato un investigatore ai quotidiani locali.