Cinque stelle, cambia la comunicazione: addio alla vecchia guardia

Svolta nella strategia comunicativa del Movimento Cinque stelle: esclusi molti ‘volti noti’ della comunicazione.

Una mossa che sembra indicativa dei nuovi rapporti di forza all’interno del partito pentastellato, dove il ruolo di Conte sembra sempre più decisivo.

I Cinque stelle si riorganizzano nel nuovo Parlamento dopo il voto del 25 settembre. Tra le tante cose cambiate in questi anni all’interno del M5S c’è il ruolo degli addetti alla comunicazione. Se agli albori dell’avventura pentastellata erano gli addetti stampa a dettare la linea ai parlamentari, decidendo chi dovesse ‘metterci la faccia’ in televisione, adesso le cose sono cambiate. Il rapporto tra comunicatori e parlamentari sembra essersi rovesciato. E così gran parte della vecchia guardia di comunicazione e legislativo sembra destinata a rimanere fuori dai giochi. Tra i capi della comunicazione dovrebbe rimanere dentro Ilaria Loquenzi, ma non Andrea Cottone, riferisce l’AGI.

Ancora non c’è nulla di ufficiale, ma le indiscrezioni puntano in quella direzione. Anche il taglio dei parlamentari – uno dei prodotti della politica pentastellata – paradossalmente gioca a favore della sforbiciata alla comunicazione a cinque stelle. Sono molti i dipendenti, rende noto sempre l’AGI, col contratto scaduto lo scorso 12 ottobre. Adesso aspettano di sapere se gli verrà rinnovato. Ma sembra che il rinnovo diverrà realtà soltanto per una decina di addetti.

Lo sfogo di ‘Nik il Nero’

Nicola Virzì, in arte ‘Nik il Nero – Meteoweek

Il malumore è palpabile. Nicola Virzì, in arte ‘Nik il Nero’, storico fotografo e videomaker del M5S, confessa all’AGI la sua delusione. Per lui il Movimento è stato “stravolto e non è una questione di soldi. M5s mi scorre nelle vene ma non c’è più e non saprei nemmeno per chi votare la prossima volta alle politiche”.

Questo lo sfogo di ‘Nik il Nero’ dopo la rivoluzione – di cui si vociferava da diverse settimane, soprattutto alla Camera dei deputati – che ha messo fuori gioco molti comunicatori del M5S. Forse erano troppi? “Forse – dice Virzì – ma non è questo il modo”. Il rifermento è al fatto che nessuno di loro è stato avvisato che sarebbe stato lasciato a piedi.

“Sono cambiate tante cose, l’unica rimasta è il vincolo dei due mandati. Ora abbiamo una sede, una diversa organizzazione. Vogliamo rifare i vecchi partiti? Un grave errore”, insiste lo storico l’attivista pentastellato e videomaker del Movimento, sempre in prima fila e da sempre compagno di avventura di Beppe Grillo.

Il nuovo corso della comunicazione di Cinque stelle, spiega l’AGI, sembra puntare più sui fedelissimi di Giuseppe Conte, per allentare il controllo dello stesso Grillo, garante del Movimento. Da qui la decisione di fare a meno di tanti ‘volti storici’, esclusi dallo staff.

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