Aveva da poco compiuto 90 anni l’erede della dinastia piemontese che ha inventato lo spumante italiano facendosi conoscere in tutto il mondo.
Grazie a lui l’azienda di famiglia, fondata dal bisnonno a metà Ottocento, ha acquisito una caratura internazionale. Negli anni Settanta fu rapito dalle Brigate Rosse.
È lutto nel mondo del vino. La scorsa è notte è venuto a mancare all’età di 90 anni Vittorio Vallarino Gancia, il re dello spumante. Per anni l’imprenditore vitivinicolo ha guidato l’omonima azienda di spumanti di Canelli, in provincia di Asti.
Il fondatore della ditta Fratelli Gancia, nel 1850, fu il bisnonno Carlo. Fu sempre lui a inventare il primo spumante italiano. Se ne va dunque l’erede della dinastia piemontese che a metà Ottocento aveva inventato lo spumante italiano dando vita a un marchio, il ‘Gancia’, che distribuisce oggi i suoi prodotti in più di sessanta Paesi in tutto il mondo.
Vittorio Vallarino Gancia lascia la moglie, Rosalba, e i figli Massimiliano e Lamberto. Nato nel 1932, si era dedicato per tutta la vita all’azienda di famiglia (della quale era rimasto dal 1996 presidente onorario) facendole acquisire una dimensione e una notorietà a livello internazionale.
Il rapimento da parte delle Brigate Rosse
Una lunga vita, quella di Vittorio Vallarino Gancia, segnata anche dal rapimento da parte delle Brigate Rosse, conclusosi con la sua liberazione. Le BR lo rapirono nel 1975. In poco tempo i carabinieri riuscirono a rintracciare il luogo dove i terroristi rossi lo avevano recluso: la cascina Spiotta, nei pressi di Acqui Terme. Nello scontro a fuoco che ne seguì rimasero uccisi la brigatista Mara Cagol, compagna di Renato Curcio, e l’appuntato dell’Arma dei carabinieri Giovanni D’Alfonso.
Il figlio del carabiniere che perse la vita nella sparatoria ha dato impulso all’inchiesta, aperta lo scorso anno dalla procura di Torino, per cercare di rintracciare un brigatista presente sul posto, ma mai identificato. Per questo nelle scorse settimane sono stati rintracciati e sentiti alcuni testimoni, tra i quali alcuni ex brigatisti.
Il messaggio delle istituzioni
“Con la morte di Vittorio Vallarino Gancia perdiamo un imprenditore che ha portato il Piemonte nel mondo“, ha scritto in un comunicato il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo.
“Erede della famiglia che di fatto ha inventato lo spumante italiano – aggiunge Zangrillo – per decenni è stato tra i protagonisti dell’industria italiana. Mi unisco al cordoglio dei piemontesi ed esprimo sentimenti di vicinanza alla famiglia”.