Il rapporto finale stilato sull’incidente del 2021 che coinvolse 62 persona, dimostra come la compagnia avesse ignorato un malfunzionamento dell’aereo che si era presentato per numerose volte. A questo si aggiunge anche l’inadeguatezza dell’equipaggio di bordo che ha portato alla tragedia.
E’ precipitato in mare con a bordo 62 persone, un incidente terribile avvenuto il 9 gennaio dello scorso anno a un aereo della compagnia indonesiana Sriwijaya Air. Il rapporto finale sul disastro ha però evidenziato gravissime responsabilità da parte dell’azienda, l’apparecchio infatti aveva registrato per ben 65 volte in otto anni lo stesso problema tecnico di controllo del motore.
La compagnia non ha mai risolto il guasto nonostante il mezzo continuasse a decollare, inoltre i piloti non erano all’altezza del compito in quanto male addestrati e si fidavano completamente della tecnologia dell’aereo, dimostratasi inadeguata a compiere il suo lavoro.
I FATTI
L’ultimo volo del boeing, vecchio di 27 anni, è descritto nel rapporto stilato dagli investigatori. L’aereo si è inabissato intorno alle 14:40 locali mentre traportava 50 passeggeri, 6 membri dell’equipaggio e 6 colleghi in viaggio per prendere servizio in seguito, tutti deceduti. La tratta prevista doveva coprire la distanza tra Giacarta e Pontianak. Il sistema di controllo non ha funzionato come previsto in quanto quel difetto meccanico già segnalato in precedenza, non era stato adeguatamente riparato per anni. In questo modo il sistema non è intervenuto al momento giusto, anzi ha provocato una abbassamento della potenza di uno dei motori fino a ridurne l’efficienza del 60% e mettere l’aereo in posizione errata.
Il piloti hanno tentato, invano, di rimettere l’aero nel giusto assetto, senza riuscirci. Nemmeno i dati delle scatole nere contenute a bordo sono riuscite del tutto a fare luce su quanto accaduto, c’è infatti un buco di 17 secondi nel quale non si conosce cosa sia successo in cabina di pilotaggio.
Come detto ad aggravare il tutto, c’è un addestramento inadeguato dell’equipaggio che non era in grado di affrontare la situazione. Al che si aggiungono anche le condizioni meteo avverse, con diverse nuvole all’orizzonte che non hanno fatto capire ai piloti che l’areo si trovava in una posizione di pericolo. Il comandante del volo, un uomo di 54 anni, aveva la licenza dall’agosto 1997 e aveva alle spalle 17.904 ore e 12 minuti di cui 9.023 ore su un Boeing 737 con l’indicazione medica di “indossare gli occhiali per vedere da vicino“. Una persona non adatta a condurre un veicolo del genere.