Fermato un minorenne di origine centrafricana: sarebbe lui il possibile colpevole della violenza sessuale ai danni di una studentessa universitaria.
La giovane è stata sorpresa a tradimento e stuprata all”interno della sua stanza nel campus universitario. L’aggressore l’ha tratta in inganno bussando alla porta, poi si è introdotto all’interno della stanza per abusare di lei.
Ha 17 anni e viene dall’Africa centrale il ragazzo fermato dalla squadra mobile di Torino. Su di lui pende un’accusa terribile: quella di aver aggredito e violentato, nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, una studentessa di 23 anni che risiedeva nel campus Paolo Borsellino.
Gli agenti lo hanno bloccato la scorsa notte. Decisivi per identificarlo i fotogrammi delle riprese delle telecamere di videosorveglianza acquisiti e analizzati dagli investigatori. I poliziotti lo hanno rintracciato la scorsa notte in una strada vicino alle Ogr, le ex officine delle ferrovie trasformate in un polo museale e culturale, nei pressi della residenza universitaria dedicata a Paolo Borsellino.
Così lo hanno fermato e identificato. Una volta appurato che aveva meno di 18 anni, gli agenti hanno accompagnato il giovane al Cpa, il centro di prima accoglienza per i minorenni. Statura, corporatura e anche alcuni vestiti corrispondevano all’identikit tracciato dagli investigatori. Ma l’elemento chiave si è rivelato però il risultato della comparazione del Dna.
L’episodio è accaduto tra la mezzanotte e la mezzanotte e mezza. L’aggressore avrebbe fatto irruzione nella stanza della ragazza, una 23enne di Messina che studia a Torino e alloggia in un residence Edisu, e qui avrebbe abusato di lei. Dopo aver consumato la violenza sessuale ai suoi danni è scappato via.
Secondo le prime ricostruzioni dell’episodio, il 17enne si sarebbe intrufolato nel campus mettendosi a gironzolare per i corridoi. La giovane avrebbe sentito bussare alla porta della sua stanza. Pensando che si trattasse di qualche altro compagno o compagna di studi, è andata ad aprire la porta. Ma le si è presentato davanti lo sconosciuto. Che l’ha colpita alla testa prima di abusare di lei e darsi poi alla fuga. Da quanto si è appreso l’aggressore, prima di bussare dalla studentessa, avrebbe bussato anche alle porte di altre stanze.
Per la ragazza aggredita, subito dopo la violenza, è stato attivato un servizio di supporto psicologico. Il campus dove è avvenuta la violenza si trova a poche centinaia di metri di distanza dal Tribunale di Torino e dal terminal bus di corso Vittorio Emanuele, in una zona residenziale della città.
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