Uno sconosciuto ha aperto il fuoco davanti a un college con migliaia di studenti al suo interno che hanno dovuto barricarsi nelle aule.
Nel frattempo gli agenti perlustravano l’area dove erano partiti i colpi. In precedenza le forze dell’ordine avevano arrestato un ragazzo di 19 anni che indossava un giubbotto antiproiettile.
Quattro persone ricoverate in ospedale: poteva essere molto peggiore il bilancio della sparatoria avvenuta nei pressi di una scuola di Montreal, in Canada. Gli spari sono partiti verso le 17:30 ora locale, rende noto la polizia canadese. È successo in un parco davanti al Montmorency College, nel sobborgo di Laval, come illustra la portavoce Genevieve Major.
Le quattro persone feriti dai proiettili esplosi da un’arma da fuoco avevano cercato riparo nella scuola. Successivamente sono state trasportate all’ospedale per ricevere le cure del caso. Nessuno dei feriti si trova in pericolo di vita.
All’interno della scuola si trovavano quasi 10 mila persone, tra studenti, insegnanti e funzionari. L’edificio è stato chiuso fino a notte inoltrata mentre gli agenti di polizia perlustravano l’aera per scovare l’aggressore che ha fatto partire i colpi. Su Twitter il maggiore Stephane Boyer ha comunicato che era “in corso un’operazione di polizia”. Alla televisione scorrevano le immagini che mostravano i genitori degli studenti che riempivano le strade adiacenti alla scuola. “Seguo da vicino la situazione che si sta sviluppando al Collegio Montmorency, a seguito della chiamata ricevuta dal servizio di polizia di Laval per una sparatoria”, ha anche scritto Boyer . Aggiungendo di essere “in contatto con la polizia di Laval mentre l’operazione è in corso e la situazione si evolve”.
Precedentemente, un giovane di 19 anni con addosso un giubbotto antiproiettile è stato fermato in una scuola superiore a 40 chilometri a Sud di Montreal con l’accusa di minacce. Ai media studenti e personale della scuola di Saint-Jean-sur-Richelieu hanno spiegato come fosse stato loro ordinato di asserragliarsi all’interno delle aule con le luci spente per la gran parte della giornata. Mentre si barricavano, all’esterno proseguivano le operazioni di controllo da parte della polizia.
“All’inizio eravamo davvero terrorizzati”, ha raccontato ai giornalisti la studentessa Alejandra Montequin. “C’è stata molta tensione, le persone parlavano coi loro genitori”, ha aggiutno la ragazza. Francois Bonnardel, ministro della Pubblica Sicurezza della provincia del Quebec, ha scritto su Twitter che gli studenti “hanno vissuto una situazione difficile oggi” e che aspetterà gli esiti delle indagini di polizia “per capire appieno cosa è successo”.
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