Il Pd deve uscire dalla profonda crisi in cui è caduto dopo le elezioni politiche, l’occasione sono le elezioni regionali. Nel Lazio si pensa all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, in continuità con la giunta Zingaretti, mentre in Lombardia, scartate le ipotesi Carlo Cottarelli e Letizia Moratti, il nome forte sarebbe quello del sindaco di Brescia Emilio Del Bono.
Nemmeno il tempo di capire quali siano le direzioni prese dal nuovo esecutivo nazionale che in Italia è già tempo di nuove elezioni. Dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti divenute ufficiali questa mattina, è partita la corsa alla guida della regione Lazio mentre in Lombardia si discute di alleanze e si scartano nomi.
IL PD IN LAZIO
Per sostituire Zingaretti il Partito Democratico sta ragionando sul nome dell’attuale assessore alla Sanità Alessio D’Amato, uomo che darebbe continuità al lavoro di unità avviato dal suo predecessore. Ma la scelta dovrà passare comunque dalle primarie che potrebbero rimescolare le carte del Centrosinistra, non escludendo delle sorprese. Gli altri nomi papabili sono quelli di Daniele Leodori e Marta Bonafoni.
Questa mattina D’Amato ha ufficializzato la sua candidatura affermando che anche il Terzo Polo sarebbe pronto a sostenerlo, difficile invece una intesa del Movimento 5 Stelle con il Centrosinistra dopo lo strappo di Giuseppe Conte degli scorsi giorni, l’assenza degli assessori pentastellati alla conferenza stampa di Zingaretti e in generale alle tensioni esplose tra Pd e M5S con la fine del Governo Draghi. “Possiamo vincere le elezioni regionali del Lazio anche senza il M5s” afferma Zingaretti. “Chi divide e rompe l’unità sbaglia perché non ce ne sono i motivi” è la frecciata del Governatore a Conte.
IL PD IN LOMBARDIA
Per quanto riguarda la regione Lombardia, Enrico Letta ha detto chiaramente che il Centrosinistra non sosterrà Letizia Moratti (nonostante qualche dubbio tra i parlamentari dem), la quale invece sarà probabilmente la candidata del Terzo Polo di Renzi e Calenda. Scartata anche l’ipotesi Carlo Cottarelli, il Pd potrebbe puntare su Emilio Del Bono, attuale Vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani e sindaco di Brescia con due mandati alle spalle, dopo avere ricoperto anche il ruolo di deputato per tre legislature nelle fila del Partito Democratico. Il vantaggio di scegliere Del Bono è quello di avere una buona capacità di dialogo con il vasto territorio lombardo al di fuori di Milano, una città che in questi anni ha già girato favorevolmente le sue scelte elettorali verso il Centrosinistra.