L’uomo ha spiegato ai carabinieri la terribile situazione familiare in cui è costretto a vivere, subendo abusi dalla moglie. Ma il racconto della vittima potrebbe essere influenzato dalla sua condizione mentale, i carabinieri indagano sull’accaduto.
Teneva il marito malato chiuso nello sgabuzzino dalla sera fino al giorno seguente, lasciandogli solo un secchio dove poter fare pipì. Poi al mattino lo cacciava di casa dove poteva rientrare non prima delle 21. Accadeva a Civitavecchia dove una moglie compiva abusi nei confronti del povero uomo, di 6 anni più anziano di lei.
I carabinieri sono intervenuti per mettere fine a questa tortura, su indicazione della sostituto procuratore Annunziata Rapillo della Procura di Civitavecchia, dopo il racconto da parte della vittima che era stato visto dalle forze dell’ordine stanziare tutto il giorno su una panchina ad osservare il mare, quasi fosse un senzatetto. I carabinieri hanno chiesto i documenti e per quale motivo si trovasse lì, al che l’uomo ha raccontato tutto.
IL RACCONTO DELL’UOMO
“Siete i miei angeli – ha detto l’uomo quando ha spiegato la situazione -. Vi prego aiutatemi, mia moglie la notte mi chiude a chiave in uno stanzino e poi il giorno mi caccia via da casa, non vuole prendersi cura di me. Mi dà soltanto il secchio dove deve fare i bisogni – ha continuato nel suo racconto -. Sono costretto a dormire senza un vero letto, su una sedia, senza cenare e a digiuno fino alla mattina successiva“. Una volta uscito dallo stanzino e cacciato di casa, la moglie gli dava 5 euro con cui doveva cavarsela fino a sera. “Lo vedevamo uscire tutte le mattina alla stessa ora – racconta uno dei vicini – pensavo andasse a fare la spesa, non potevo sapere di tanta sofferenza e cattiveria”.
LE INDAGINI L’ACCUSA
L’uomo si è quindi deciso a sporgere denuncia nei confronti della moglie, il reato ipotizzato nei confronti della moglie è quello di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia nei confronti dell’uomo che risulta inoltre affetto da demenza senile. Pare che i figli della coppia non fossero a conoscenza di quanto avveniva nella casa dei genitori. C’è da stabilire però quanto sia veritiero il racconto dell’uomo, data anche la sua situazione psichica. Al momento risulta ricoverato in una residenza sanitaria assistita.