2022, fuga continua dall’Italia: chi sono gli italiani che se ne vanno all’estero

Sono quasi sei milioni gli italiani che vivono all’estero, quasi uno su dieci. Un esodo che sembra non arrestarsi. 

A partite sono soprattutto i giovani. Il presidente della Repubblica invita a riflettere sulle cause delle partenze.

Italiani, popolo di emigranti. Può sembrare il passato, ma la realtà racconta qualcosa di differente. E cioè che gli italiani non hanno mai smesso di emigrare. Basti solo pensare che in un anno l’Italia ha visto volare via lo 0,5% della popolazione.

Ma dove vanno quelli che lasciano il Bel Paese? Soprattutto nel vecchio continente. Tre su quattro restano in Europa. Ma c’è anche chi – come succedeva più di un secolo fa – attraversa l’Atlantico per andare in cerca di fortuna oltreoceano, in America Latina in particolare.

Da gennaio 2022 i cittadini italiani iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) risultano essere 5.806.068, quasi il 10% (il 9,8 per la precisione) degli italiani residenti in Italia. In un anno gli italiani all’estero sono cresciuti del 2,7%, il 5,8% se consideriamo il 2020.

In valore assoluto, riporta la XVII edizione del “Rapporto Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes, si tratta di quasi 154 mila nuove iscrizioni all’estero. Quasi la metà degli italiani all’estero (47%) è partita dal Sud (il 16%, 936 mila circa, da Sicilia o Sardegna). Quelli partiti dal Nord sono oltre 2,1 milioni (37,2%) mentre il 15,7% viene dal Centro.

A espatriare sono soprattutto giovani

Le italiane residenti all’estero costituiscono il 48,2% degli 5,8 milioni di cittadini che vivono al di fuori dell’Italia. Sono prevalentemente celibi o nubili (57,9%), per la maggior parte, come c’era da attendersi si tratta di giovani (il 21,8% ha un’età compresa tra 18 e 34 anni) e di giovani adulti (il 23,2% ha tra i 35 e i 49 anni). Meno di uno su cinque ha tra i 60 e i 64 anni, gli anziani over 65 sono il 21% (ma l’11,4% ha più di 75 anni di età). Appena il 14,5% i minori.

La stragrande maggioranza di chi è espatriato (78%) è andato in Europa, il 14,7% in America, in particolare in America Latina (circa sei su dieci). Gli altri si sono divisi tra Asia, Africa e Oceania.

Le regioni da cui ci sono più partenza sono Lombardia (19% del totale) e Veneto (11,7%), seguite da Sicilia (9,3%), Emilia-Romagna (8,3%) e Campania (7,1%). Molti di quelli che emigrano dalle regioni del Nord sono però emigranti “alla seconda”, cioè persone del Sud salite prima al Nord e poi volate oltreconfine.

Nel suo messaggio inviato al presidente della Fondazione Migrantes, monsignor Gian Carlo Perego, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha invitato ad “aprire una adeguata riflessione sulle cause di questo fenomeno e sulle possibili opportunità che la Repubblica ha il compito di offrire ai cittadini che intendono rimanere a vivere o desiderano tornare in Italia”.

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