La Cina avrebbe tentato di influenzare le elezioni in Canada

Accuse di gravissime ingerenze nel mondo politico canadese da parte della Cina. Il presidente Justin Trudeau punta il dito contro Pechino, a sostenerle ci sarebbe la rete di intelligence canadese che ha smascherato alcuni candidati alle elezioni del 2019. 

La Cina avrebbe cercato di interferire con le elezioni canadesi, condizionandone la politica specialmente sulle questioni internazionali. L’accusa arriva addirittura dal premier Justin Trudeau per mezzo delle indagini effettuate dall’intelligence del Canada (CSIS), la quale avrebbe smascherato una rete di 11 candidati alle elezioni del 2019 che erano al soldo di Pechino.

L’operazione sarebbe stata condotta da parte della Cina tramite il dipartimento del lavoro del Fronte Unito del Partito Comunista, organizzazione di Pechino che si occupa di monitorare e influenzare i cittadini cinesi residenti all’estero. I cinesi avrebbero addirittura finanziato un candidato tramite fondi illegali stimati intorno ai 185mila dollari. Il sistema era quello di avviare delle campagne di disinformazione sui social network in lingua cinese verso le comunità cinesi di votanti presenti in Canada, per danneggiare candidati considerati ostili alle politiche di Pechino. L’organizzazione sarebbe attiva anche in altri paesi come Germania, Irlanda, Paesi Bassi e anche l’Italia.

L’ACCUSA DI TRUDEAU

Abbiamo adottato misure significative per rafforzare l’integrità dei nostri processi elettorali e dei nostri sistemi e continueremo a investire nella lotta contro l’interferenza straniera delle nostre democrazie e istituzioni“, ha affermato Trudeau in conferenza stampa. “Sfortunatamente, vediamo Paesi, attori statali di tutto il mondo, che si tratti della Cina o di altri, che continuano a giocare giochi aggressivi con le nostre istituzioni, con le nostre democrazie“, ha dichiarato.

TENSIONI PECHINO-OTTAWA

I rapporti tra Cina e Canada sono tesi da ormai diverso tempo, il tentativo di Pechino è molto simile a quello ipotizzato negli Stati Uniti e portato avanti da Vladimir Putin nel suo ipotetico supporto a Donald Trump. L’ambasciata cinese nega ogni tipo di accusa mossa da Trudeau affermando che gli uffici nel Paese sarebbero semplici strutture burocratiche di supporto alla popolazione per incombenze quali il rinnovo della patente, ma i dubbi rimangono.

Altro motivo di tensione tra le due nazioni sarebbe la decisione del Canada di dismettere gli investimenti messi in atto in Cina sulle industrie minerarie. Ottawa ha parlato di ragioni di sicurezza in merito a questa decisione. In Canada vive una vastissima comunità cinese, la più grande al mondo in un paese occidentale e seconda solo a quella che abita negli Stati Uniti, con circa un milione e mezzo di persone.

Davide La Cara

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