Terremoto ai vertici di Ita Airways. Il passo indietro del top manager giunge alla vigilia dell’assemblea dei soci che dovrà rinnovare il cda della compagnia controllata dal Mef.
L’organismo passerà da nove a cinque componenti. Con lui ha lasciato anche la consigliera Frances Ouseley.
Si è dimesso Alfredo Altavilla, presidente di Ita Airways. Ha presentato le sue dimissioni dalla carica di presidente alla vigilia dell’assemblea dei soci che domani dovrà rinnovare il consiglio d’amministrazione della compagnia controllata al 100% dal Ministero dell’economia e delle finanze. L’organismo scenderà da nove a cinque componenti. Insieme ad Altavilla si è dimessa anche la consigliera Frances Ouseley.
L’AGI ha potuto visionare una lettera inviata da Altavilla al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Una lettera nella quale il top manager scrive che “sono stati, gli ultimi in particolare, periodi burrascosi e senza serenità: anche per questa ragione”. Queste le parole di Altavilla, al quale già erano state tolte tutte le deleghe esecutive. “Le dimissioni sono da me rassegnate a fronte di manleva e rinuncia ad azioni di responsabilità dirette da parte del socio nella prossima assemblea dell’8 novembre o, qualora successiva, della successiva data”.
Le dimissioni dopo le elezioni nazionali e la nomina del nuovo governo
Il presidente di Ita sottolinea che “si sono modificate le condizioni del socio unico per effetto dell’arrivo di un nuovo decisore politico a seguito delle elezioni nazionali e delle conseguenti nomine dei ministri segretari di Stato e degli organi di governo”. Poi aggiunge: “In considerazione di tale mutato scenario, onde consentire al nuovo corso la più rapida spedita ed efficiente attuazione delle proprie decisioni, senza essere in alcun modo di impedimento o gravame, sono giunto alla decisione di rassegnare le mie dimissioni da presidente della società”.
Dopodiché, non senza aver manifestato “stima e gratitudine per il collegio sindacale”, il manager evidenzia nuovamente che le dimissioni sono arrivate “a fronte di manleva e rinuncia ad azioni di responsabilità dirette o indirette da parte del socio”. E poi aggiunge, “vi prego di prendere atto al prossimo consiglio di amministrazione nel quale vorrete incaricare un delegato per la negoziazione dei termini economici della cessazione del mio rapporto con la società per titolo e qualità, come a me spettanti a sensi di legge e per i pregiudizi patiti”. Infine conclude la lettera con “un grande augurio di ogni meritato successo per il futuro”.