Salvatore Chiofalo, giallo sulla sua scomparsa: riaperte le indagini. Trovato un teschio umano, si attendono i risultati del test del Dna. Diverse le persone iscritte nel registro degli indagati.
Risale alle scorse ore la notizia in merito al giallo che vede la scomparsa di Salvatore Chiofalo, allevatore siciliano di cui si sono perse improvvisamente le tracce nel 2016. Grazie a nuovi elementi investigativi, infatti, le indagini sul caso sono state riaperte. Secondo quanto reso noto da un comunicato dei carabinieri, già risulterebbero indagate “varie persone“.
Il fascicolo di indagine è stato aperto per omicidio e occultamento di cadavere. Sul caso, gli inquirenti stanno lavorando sotto indicazione della Procura, che ha disposto diversi sopralluoghi con droni nella zona boschiva e montana di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), la stessa da dove il giovane è improvvisamente sparito. Si attendono, inoltre, i risultati del test del Dna sul teschio ritrovato lo scorso anno, ad aprile 2021, in località Fondacarso.
Come si apprende da una nota ufficiale, i carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto (provincia di Messina) hanno riaperto le indagini sul caso della scomparsa di Salvatore Chiofalo. Dopo oltre 6 anni dal suo ultimo avvistamento, i militari hanno ricominciato ad effettuare sopralluoghi tecnici, su delega della Procura locale. Le ricerche si concentrano principalmente sull’area boschiva e montana nella parte più alta della città del Longano – una zona, questa, dove anni fa vennero trovate importanti tracce del giovane allevatore.
I militari dell’arma, in particolare, stanno operando nuove fasi di ricerca grazie all’impiego di tecnologie più avanzate, quali droni utili al tele-rilevamento, e sorvoli aerei operati dal 12°Nucleo Elicotteri di Catania. I riflettori sono dunque puntati principalmente sulla zona che comprende le montagne di Barcellona Pozzo di Gotto. Questa, infatti, è l’area dalla quale proviene il teschio umano rinvenuto dagli inquirenti in data aprile 2021. I RIS di Messina stanno ancora concludendo gli ultimi esami di laboratorio, con l’intento di estrarre il Dna dal reperto e di confrontarlo con quello dei famigliari del giovane scomparso.
Pare inoltre che nel fascicolo di indagine siano stati già iscritti diversi soggetti, indagati per omicidio e soppressione di cadavere. L’ipotesi maggiormente accreditata pare per adesso tratteggiare un caso di “lupara bianca“. Secondo gli inquirenti, la scomparsa del 32enne potrebbe infatti ricollegarsi alla scia di morti che, nei primi anni ’90, trovò vittime molti giovani barcellonesi. Diversi furono i cadaveri scoperti proprio nella Contrada Praga, sulle alture dell’entroterra di Barcellona – tutti appartenenti a giovani fatti presumibilmente sparire per decisione del “Gotha” mafioso locale. Proprio nella Contrada Praga venne ritrovato anche il fuoristrada di Chiofalo, dato alle fiamme. Ciò che manca ancora all’appello, però, è il corpo dell’allevatore.
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