La media di un furto ogni tre giorni in questa zona di Roma. I residenti vivono nella paura, ecco cosa raccontano di questa vicenda.
Venti rapine in appartamento negli ultimi due mesi messi a segno nella zona di via Pession, se non è un vero e proprio record poco ci manca. E’ la triste realtà del quartiere Marconi di Roma dove i colpi vengono realizzati dalle bande di rapinatori di origine georgiana che vivono nella Capitale.
“Qui le incursioni dei ladri non si sono mai fermate” dicono i residenti che sostengono che i furti siano molti più, senza contare quelli tentati. “È così che ci ha detto la polizia chiamata da me l’altro mercoledì dopo che al rientro da una passeggiata con mia moglie sabato pomeriggio ci siamo ritrovati la casa svuotata” afferma una vittima. E continua “L’elenco è lungo e sono soprattutto i più anziani a essere presi di mira. In pratica – spiega – scaduti i brevetti delle cosiddette serrature europee, i professionisti del furto forgiano una chiave copia poi colpendola con un martelletto la fanno scivolare nella fessura fino a fare girare le mandate. Nel mio caso probabilmente avevano anche il jummer per mandare in confusione la telecamera collegata al telefonino: infatti non ha funzionato“.
Ladri specializzati dunque, come spiega il portiere dello stabile. “In un caso si sono serviti delle auto parcheggiate a raso dello stretto marciapiede su via Berzolari come una sorta di trampolino attraverso cui accedere ai terrazzi“. Acrobati oltre che specializzati in tecniche particolari, capaci di arrampicarsi sulle auto, sui fili delle antenne e accedere ai balconi.
“La situazione è grave – afferma un testimone – non passa giorno che le campane della vicina parrocchia non suonino a morto. Ci sono vecchietti che hanno subito dei furti e le loro condizioni di salute per l’umiliazione subita e il crepacuore per vedersi portare via i pochi soldi della pensione sono peggiorate. Quando i ladri entrano a casa i danni non sono solo economici“.
Da queste parti la sensazione è come di essere perennemente spiati. “È come se ci fosse qualcuno che studia puntualmente i movimenti di chi abita nei palazzi – continua – perché i furti avvengono in tempi stretti e non appena qualcuno esce di casa. Il sospetto è che vi possa essere in zona anche qualcuno che venda delle informazioni, delle dritte giuste per i ladri“.
“Fino a qualche anno fa questa zona e questa strada – afferma un residente – erano di passaggio per chi andava al cinema o all’ex città del gusto. Ora, invece, l’area è in disuso e si è isolata. Una condomina che ha messo la telecamera fuori dalla porta ha ripreso un giovanotto sui 20-25 anni vestito con una camicia hawaiana e con la mascherina sul volto, mentre segnava i portoni. La donna ha consegnato le immagini alle forze dell’ordine“.
“Scriverò oggi stesso una nota al commissariato San Paolo e ai carabinieri della stazione di Porta Portese, ma soprattutto al Prefetto e al Questore perché si possano trovare strategie a difesa dei cittadini – spiega il consigliere dell’XI Municipio Marco Palma -. Purtroppo sappiamo che gli uomini e i mezzi sono pochi, e pure le leggi non aiutano: anche se presi, molti ladri se la cavano. Ma non si possono nemmeno abbandonare i cittadini a se stessi, specialmente i più anziani”.